L’Italia diverrà, nelle prossime ore, il palcoscenico prediletto del freddo e delle precipitazioni, dopo aver passato lunghe settimane,mesi, dietro le quinte ad osservare e bramare qualcosa che potesse rendere onore all’Inverno.
Quel qualcosa, tanto anelato ed atteso, sta per giungere sulla nostra Penisola nelle prossime ore e,nell’Europa centrale, sta già dando vita ad interessanti movimenti preparatori, fondamentali per capire l’entrata del nucleo freddo e del suo asse di saccatura.
Tra Gran Bretagna e Francia notiamo l’ingresso dell’onda del jet stream ed il congruo apporto di aria fredda di estrapolazione artica e polare marittima(in seguito, durante l’evoluzione del peggioramento, non escludo un contributo orientale); nel contempo, aria calda è in veloce risalita provocando, a contatto con l’aria polare, una serie di risposte convettive tra cui l’occlusione estesa tra GB e Penisola Scandinava, dove si nota anche lo sviluppo di un sistema MCS.
E’ proprio grazie a questi movimenti che l’asse di saccatura verrà alimentato, con l’effetto di meridianizzare il flusso dell’aria artica verso il cuore del Mediterraneo e produrre fenomeni convettivi diffusi ed intensi, crollo dei geo-potenziali e flessione dello zero termico.
Non mancheranno le piogge su gran parte delle regioni e la neve tornerà copiosa sull’arco alpino e sul settore appenninico; diverse zone dell’entroterra del centro/nord subiranno gli effetti peculiari di quest’aria artica e si potranno avere buone nevicate a quote basso/collinari(300-400m) sia al Nord che al Centro,con quota in graduale rialzo andando verso il Sud.
L’attenzione massima è riservata per alcune aree dell’Emilia-Romagna/Marche-settore adriatico in generale, e per diverse zone del settore tirrenico che godono di spiccata continentalità e fattori orografici; tra le giornate di martedì/mercoledì le precipitazioni nevose potranno colpire anche abbondantemente le pianure dell’Emilia/Romagna(in primis) e anche alcune zone dell’interno Lazio/Toscana(30-40%-150-300m), seppur con minor intensità.
Da monitorare il Cilento e la costa Campano/Calabra per violenti fenomeni da stau.
L’onda ciclonica che sta per abbattersi sulla nostra nazione è stata ampiamente osservata nei suoi lontani prodomi quando, in questo editoriale, osservavamo l’andamento dei molti index, pronunciandoci in senso positivo riguardo l’evoluzione europea in essere.
Dove rintracciare i perché,le cause di questo colpo di coda invernale?
Per essere concreti e concisi ravvisiamo nell’ENSO neutral con tendenza alla Nina uno dei fattori più importanti, poiché quest’ultimo provoca l’ondulazione del polar jet stream in sede americana, preparando il terreno per rimonte anticicloniche in area europea.
A seguire annoveriamo la PDO- e la forte flessione delle SST,con l’aiuto di una MJO che,seppur in fase di stasi, ha risvegliato enormemente l’attività intertropicale con quella progressione nelle varie fasi; in ultimo ricordiamo gli effetti sulla troposfera/stratosfera dell’ultimo final warming, con continui cambiamenti di pattern polari e instaurazione di un proficuo WR/EA.
Concludiamo segnalando la possibilità che nei prossimi giorni si stabilisca un regime di Scandinavian Pattern che, in seguito ad un collasso dell’intera figura barica, potrebbe dar vita ad un incipit di Ponte di Wejkoff con fredde correnti orientali indirizzate sulla nostra penisola.