Non nevica più neanche nel Sud Italia. Il tempo è in fase di miglioramento e dopo le ampie schiarite che hanno preso il sopravvento sul Centro Nord, ora è la volta del resto d’Italia. Rammentiamo che sino a ieri nevicava in abbondanza, a quote decisamente collinari, nelle aree appenniniche meridionali e qualche fiocco è riuscito a spingersi sino a ridosso delle pianure. Si sono verificate vere e proprie bufere di neve, ma era il canto del cigno del gelo “russo” che per due settimane ha attanagliato le nostre regioni.
Ad ovest si rivede l’Alta delle Azzorre, che nei prossimi giorni riuscirà a spingersi parzialmente nel Mediterraneo determinando condizioni di tempo migliore. Attualmente è presente un nucleo d’aria gelida di origine Artica che si muove in direzione sud, ma proprio a causa della presenza Anticiclonica sarà dirottato verso i Balcani e poi la Grecia.
L’immagine satellitare ci aiuta ad identificare il cambio circolatorio e le nubi che vedete sul Centro Nord Italia altro non sono che velature non capaci di produrre alcun genere di precipitazione. Annuvolamenti più consistenti li avremo sui confini alpini, ove riprenderà a nevicare copiosamente. I venti saranno così forti che non mancheranno degli sconfinamenti verso le alte valli. In particolare sulla Valle d’Aosta, in Val Pusteria, in Valtellina e nel Trentino Alto Adige. Nelle pianure settentrionali si rivedrà il foehn, che farà schizzare all’insu le temperature specie in Piemonte.
Altri annuvolamenti, sospinti in loco dai venti occidentali, coinvolgeranno la Toscana, l’Umbria e il Lazio e provocheranno qualche precipitazione. Data la presenza di aria fredda nei bassi strati, si potrebbero verificare delle nevicate a bassa quota. Ma è significativo il fatto che su Pisa si stanno verificando le prime deboli piogge con temperatura di -1°C. Vuol dire che in quota affluisce aria più temperata e umida. Detto ciò, non è da escludere che nelle prossime ore si possano avere delle fioccate a quote collinari.
Precipitazioni che interesseranno anche la Sardegna occidentale, spingendosi verso le aree interne ove potrebbero assumere carattere nevoso oltre i 600/700 metri ma con quota che dovrebbe alzarsi sin sugli 800/1000 metri.
Nelle altre regioni splenderà il sole, tranne sulla Sicilia e il sud della Calabria ove invece continueranno a stazionare nubi irregolari alle quali si assoceranno deboli precipitazioni sparse. Anche in questo caso non è da escludere che la neve possa cadere attorno ai 700/800 metri.
Per concludere giusto sottolineare le temperature abbondantemente negative registrate in varie città d’Italia. Le più gelide risultano quelle dell’Emilia Romagna, ove non mancano punte inferiori ai -10. Ma anche Roma, ad esempio, ha dei valori che oscillano tra i -3 e -6 a seconda delle diverse zone metropolitane. Insomma, per un rialzo termico più consistente anche di notte occorrerà attendere qualche altro giorno.