Stiamo esaminando GFS by Ncep che ci indicano una soluzione che dovrebbe avere il suo inizio ed epilogo tra le date del 6/8 del mese prossimo venturo.
Un’onda Rossby, di ampia evoluzione, onde lunghe e marcate, dovrebbero accentuare, per tale data, una prima irruzione di aria fredda in direzione del Mediterraneo centro occidentale.
Da tale rielaborazione di detto modello, confrontata con quella delle ECMWF e delle GFS, si prospetta una situazione di netta inversione di tendenza rispetto alle situazioni attuali e nel prossimo futuro (medio e lungo raggio).
Data la rielaborazione della mappa in oggetto, si dovrebbe palesare una “marcata” inversione delle correnti e dei GPTS alla quota di 500 hpa.
Tale repentina e nuova rivisitazione delle correnti alle medio/alte quote, probabilmente, indicherà un netto e più chiaro percorso verso il “semestre freddo”.
Tramite le divergenze, positive e negative, delle isoterme a 850 hpa, abbiamo ricostruito per Voi una ipotetica, quantomeno probabile, situazione termico /barica, per il periodo in esame.
Molti dei “modelli passionali”, traslano questo termine di “marcata inversione”, dopo la prima decade del mese di novembre. In realtà, considerando tutte le maggiori interpolazioni, questo si dovrebbe verificare entro la prima decade del mese p.v.
Possiamo dire che, la carta postata, ben rappresenta l’evoluzione “lungo raggio” inerente il clima mediterraneo, pieno di contrasti e coinvolgimenti di masse d’aria assolutamente contrastanti.
Le prime regioni che subiranno un netto decremento termico, saranno quelle del ponente italico, poi a seguire a ruota e con maggior enfasi, quelle di NE.
Stiamo assistendo ad una situazione, prima della serie, dai connotati invernali o “pseudo tali” che ci porteranno dei decrementi termici non insignificanti.
La “falsa stagione estiva” muore definitivamente e lascia “il testimone” a quella vera ed autentica di transizione.
Dalle date sopra esposte si evince una netta diminuzione delle temperature che potrebbero leggersi come prime avvezioni di aria artica verso le nostre regioni.
La stagione “interlocutoria” sta procedendo nei canoni ed aspetti da tempo dimenticati.
L’osservazione, costituita da una ideale situazione d’ingresso, ha tutti i potenziali per
produrre una degna stagione autunnale.
Viene confermata, come dai precedenti editoriali, una fase invernale molto “ricca e stimolante”.