L’incunearsi della saccatura nord-atlantica sta producendo un deciso cambiamento delle condizioni meteo su parte del Continente Europeo: in particolare poniamo l’attenzione sull’aria fredda di matrice artica che sta affluendo fra la Scandinavia, la Francia e le Isole Britanniche: queste ultime sono quelle più direttamente interessate dall’azione artica che ha portato un clima dai connotati quasi invernali, se si considera che nella scorsa notte in Scozia si sono persino avute deboli gelate anche a quote basse.
Il graduale incedere della saccatura fredda verso levante è però nettamente ostacolato dalla presenza di un vasto campo di alta pressione che domina lo scenario sull’Europa Orientale e parte di quella Centrale. Le zone toccate dall’anticiclone sono alle prese anche con clima decisamente estivo, in quanto vi è da evidenziare la risalita d’aria calda dalle latitudini più basse, stimolata proprio dall’affondo freddo che colpisce le nazioni occidentali del Continente.
Le due distinte azioni, quella fredda e quella più calda, tendono così a controbilanciarsi, ma vi è un settore nella quale vengono inevitabilmente a scontrarsi producendo un inevitabile attrito alla base di forti temporali. Rispetto alla giornata di ieri quest’area di confluenza è traslata più ad est: un sistema perturbato si trova tra la Francia Orientale e l’ovest della Germania, ma è preceduto da “gigantografie temporalesche” che al momento colpiscono con più enfasi l’Austria Orientale, la Repubblica Ceca e l’est della Germania, zone ove peraltro nelle scorse ore si sono toccate punte termiche di 32-33 gradi.