Dopo aver subito forti ondate di calore, la Grecia è stata ora colpita da forti piogge, accompagnate da violenti temporali. I fenomeni hanno interessato soprattutto il nord del paese, inondando case e strade, danneggiando i raccolti e devastando diversi campeggi. Molto colpita l’area intorno a Salonicco, città dove sono caduti 36 mm di pioggia tra le 12 GMT di domenica e la stessa ora di lunedì (nello stesso arco temporale, 24 mm a Larissa, 14 a Kastoria), di cui 35 in 12 ore domenica pomeriggio-sera. Seri danni nella città di Komotimi, con 50 case e attività commerciali semidistrutte e 200 chiamate ai locali Vigili del Fuoco. Si segnalano anche molti alberi caduti per le forti raffiche di vento che hanno accompagnato i temporali.
Domenica e lunedì, anche la Bulgaria è stata colpita da forti temporali. Tra le 6 e le 12 GMT di lunedì, 33 mm di pioggia a Cherni Vrah e Chirpan, 20 a Elhovo e Plovdiv, 18 a Sofia e Mourgash. Allargando l’osservazione alle 24 ore tra le 12 GMT di domenica e lunedì, registriamo 77 mm a Plovidv, 69 a Ivailo e Mourgash, 60 a Cherni Vrah, 59 a Kustendil, 54 a Chirpan, 53 a Sofia, 42 al Monte Mussala. Nelle medesime 24 ore, in Macedonia 70 mm a Berovo, 58 a Skopje, 52 a Prilep, 48a Stip, 43 a Bitola.
Nella prima parte di lunedì 6 agosto, segnaliamo anche abbondanti precipitazioni in Scozia. Tra le 0 e le 12 GMT, 38 mm ad Aberdeen, 35 a Kirkwall, 31 a Wick, 24 a Kinloss e Inverbervie.
Temporali intensi anche tra Texas e Louisiana, nel sud degli USA. Tra le 0 e le 12 GMT di lunedì, 51 mm a Porr Arthur (Texas), 33 a Shreveport (Louisiana), 17 a Lake Charles (Louisiana).
Continuano incessanti le piogge monsoniche in India. Nelle 24 ore tra le 6 GMT di domenica e la stessa ora di domenica sono caduti 291 mm di pioggia a Honavar (sulla costa affacciata sul Mare Arabico), che ne ha registrati 1736 negli ultimi 11 giorni. Nelle stesse 24 ore, 267 mm sono caduti a Bhubaneswar, 263 a Veraval, 178 a Goa, 124 a Surat, ,98 a Mangalore, 85 a Ratnagiri. A Goa, Veraval, Surat e Ratnagiri siamo a 760, 611, 531 e 489 mm nelle ultime 96 ore. Continuano, insomma, giorno dopo giorno, a cadere grandi quantitativi di pioggia che mettono in pericolo l’incolumità delle popolazioni locali. Si calcola che, in India, dall’inizio della stagione monsonica oltre 20 milioni di persone abbiano dovuto, in tempi diversi, abbandonare temporaneamente le proprie abitazioni. Numerosi purtroppo anche i morti, probabilmente qualche migliaio. 93 morti e 270.000 evacuati per le alluvioni in Nepal. Almeno 120 vittime e 8 milioni di sfollati in Bangla Desh.
La ex tropical storm, ora depressione tropicale, 06W continua a muoversi lentamente e con traiettoria irregolare nel Mar Cinese Meridionale. Lunedì alle 12 GMT essa era centrata tra l’isola cinese Hainan e il Vietnam settentrionale, a 17,4°N 108,6°E, accompagnata da venti sostenuti fino a 45 km/h. La tempesta si muoveva lentamente verso nord-nordovest, praticamente parallela alla costa vietnamita. 06W sembra destinata a indebolirsi e a spostarsi sempre molto lentamente, esaurendosi prima di impattare sulla coste del nord del Vietnam. Piogge torrenziali hanno continuato a interessare la parte centro-settentrionale del Vietnam. Tra le 12 GMT di sabato e la stessa ora di domenica, 96 mm a Vinh, 70 a Thanh Hoa, 63 a Dong Hoi. Nove i morti accertati, 14 i dispersi.
Nelle acque della parte occidentale del Pacifico Settentrionale, la tropical storm Pabuk era centrata, alle 12 GMT di lunedì 6 agosto, a 21,9°N 128,7°E, ed era accompagnata da venti sostenuti fino a oltre 100 km/h. Destinata, secondo le previsioni, a rinforzare e a spostarsi verso ovest-nordovest, Pabuk dovrebbe diventare tifone di categoria 1 lunedì notte (con venti sostenuti fino a quasi 130 km/h intorno alle 24 GMT), rinforzano ulteriormente, ma sempre entro la categoria 1, martedì. Mercoledì Pabuk potrebbe impattare come tifone di categoria 1, con venti sostenuti fino a quasi 150 km/h, sulle coste orientali di Taiwan.
-4,8°C la temperatura minima registrata a Ojmjakon, Siberia, nelle prime ore di lunedì 6 agosto. La località è famosa per l’intensità del freddo in inverno, quando contende a Verhojansk il primato di “polo del freddo”, ma le gelate in agosto sono decisamente insolite. Debole gelata anche a Selagoncy, con minima -0,5°C.