Da molto tempo si insiste sul terrore generato da scioglimenti di grandi quantità di ghiaccio in Antartide ed in Groenlandia, gli unici “Inlandsis” in grado di innalzare effettivamente il livello del mare con la loro liquefazione.
Pochi, infatti, sanno che il ghiaccio che circonda il Polo Nord poggia direttamente sul mare, per cui il suo totale scioglimento non porterebbe ad alcun aumento del livello del mare, esattamente come lo scioglimento di un cubetto di ghiaccio in un bicchiere non porta cambiamenti nel livello dell’acqua in esso.
Al contrario, le grandi calotte di ghiaccio, dello spessore di alcuni chilometri, presenti sull’Antartide e sulla Groenlandia, poggiano direttamente sulla terraferma, per cui il loro scioglimento effettivamente innalzerebbe in modo catastrofico il livello della superficie del mare nel quale finirebbero.
E’ di ieri la notizia di una riunione del Governo delle Maldive effettuata… sott’acqua, proprio come forma di protesta contro l’effetto Serra ed il conseguente innalzamento del livello del mare (queste isole si trovano ad appena 6 metri di altezza sulla superficie oceanica).
Tuttavia, uno studio pubblicato sul Geophysical Research Letters, da parte degli studiosi Tedesco e Monaghan, della NASA, metterebbe in dubbio la presenza di questo incremento nello scioglimento dei ghiacciai antartici legato all’incremento della CO2 nell’atmosfera.
E’ stato creato un indice standardizzato per definire lo scioglimento dei ghiacci antartici, costantemente misurati via satellite a partire dalla fine del 1979, e per il periodo di normale scioglimento dei ghiacci, cioè nei mesi che vanno da Ottobre a Gennaio.
Il grafico ottenuto dimostra come tale scioglimento sia chiaramente correlato con due fenomeni, l’ENSO (il ben noto Nino), ed il SAM (il Southern Emisphere Anular Mode), che causano dei “picchi” annuali.
Ma la sorpresa è che nell’Estate 2008-09 si è raggiunto il minimo scioglimento dei ghiacci di tutti gli ultimi trent’anni, ed inoltre non è presente alcun “trend” di aumento, anzi, semmai una lieve tendenza alla diminuzione, contraddicendo gli studi effettuati finora.
Anche i dati che indicano la superficie marina totale occupata dai ghiacci antartici non mostra alcuna tendenza alla diminuzione, presentando anzi un lieve aumento.
Tutto questo al contrario di quanto sta avvenendo sull’Artico, dove invece il trend di diminuzione dei ghiacci è evidente.
Queste notizie rendono ben presente quella che è la difficoltà a comprendere con esattezza il funzionamento della nostra macchina climatica, il che rende difficili le previsioni a scadenza più o meno lunga.
Bibliografia
Tedesco M., and A. J. Monaghan, 2009. An updated Antarctic melt record through 2009 and its linkages to high-latitude and tropical climate variability. Geophysical Research Letters, 36, L18502, doi:10.1029/2009GL039186.