Questa mattina diverse proiezioni modellistiche lasciano prevedere un ritorno del freddo per i primi giorni di Aprile, un episodio che rientra nella normalità di una stagione particolarmente nevosa e perturbata su gran parte del nostro Paese, ma che potrebbe risultare pericolosa per la nostra agricoltura.
Tuttavia non è facile fare previsioni a così lungo termine, tanto meno con un modello, come quello tedesco DWD, che presenta performance ottime nel breve periodo, ma piuttosto scadenti dopo le 96-120 ore.
Per quello che vale, stamani le DWD smentiscono questa tendenza.
Si confermerebbe, quello è vero, la presenza di un solido anticiclone scandinavo, con isoterme davvero invernali che raggiungerebbero i -15°C ad 850 hPa sul Baltico e sulla Danimarca, il giorno 31 marzo.
Tuttavia, l’Italia resterebbe fuori dal freddo, protetta da una rimonta subtropicale in quota.
Ma l’incertezza è grande, su questa evoluzione, per cui è meglio concentrarsi sul breve periodo, che, finalmente, lascia spazio a prospettive di precipitazioni anche abbondanti.
Durante la giornata di oggi, e per la notte successiva, si assisterà all’entrata di una saccatura in quota, seppur debole, proveniente dalle Baleari, ove già si notano in azione alcuni sistemi temporaleschi.
Sarà questa spinta ciclonica ad erodere il fianco occidentale di quella struttura di alta pressione che ci ha finora difeso dagli assalti delle perturbazioni atlantiche.
L’entrata di aria relativamente più fredda in quota (giungerà un’isoterma di -20°C a 5600 metri di altezza, ed una +5°C ad 850 hPa), farà si che si possano sviluppare anche alcuni temporali, soprattutto sui versanti occidentali della nostra Penisola.
Le precipitazioni dovrebbero interessare tutta la nostra Penisola, tra oggi pomeriggio e domattina, con la sola probabile eccezione di Sicilia e Calabria che rimarrebbero ai margini del sistema perturbato in arrivo.
Domani, venerdì 25 marzo, le correnti in quota sembrano disporsi, almeno temporaneamente, da nord ovest, e questo porterà ad un miglioramento del tempo a partire dai versanti occidentali.
Ma già sabato si preannuncia il nuovo peggioramento che ci interesserà durante il week-end pasquale: una nuova saccatura atlantica entrerà stavolta più decisa dal Mediterraneo occidentale, dopo aver avuto “spianata” la strada dalla perturbazione di oggi pomeriggio.
Tale perturbazione sembra entrare decisa sulle regioni settentrionali italiane fino al limite di Toscana ed Umbria, mentre sul Centro Meridione la vigilia di Pasqua sembra coincidere con l’arrivo di un’onda calda, in grado di portare isoterme di +15°C ad 850 hPa su Sardegna e Sicilia, che vivranno un vero e proprio anticipo dei tepori estivi, con presenza anche di tempo buono.
L’onda calda sarà solo temporanea, in quanto verrà spazzata presto via dall’ingresso della perturbazione sul resto della Penisola, previsto per la giornata di Pasqua.
Nel frattempo si andrà consolidando l’anticiclone gelido sulla Scandinavia…..ma di questo, e della successiva evoluzione del tempo, è meglio tornare nei prossimi giorni!