Dalla carta di analisi al suolo si evince il frazionamento in due tronconi della vasta area anticiclonica mitteleuropea: Nives I a 1024 hPa staziona sopra il Mare del Nord riproponendo alle sue spalle una lunga scia protettiva che arriva sino all’Atlantico; mentre Nives II a 1027 hPa si incammina verso i territori orientali andando ad interrompere le velleità cicloniche scandinave a 1010 hPa.
Ad attaccare il versante occidentale di Nives I è una possente struttura depressionaria a 989 hPa che si avvicina minacciosa sino alle coste scozzesi elargendo fronti freddi lungo tutto il versante oceanico.
Sull’Italia diminuisce l’intensità instabile di Kristian (1014hPa). La risalita anticiclonica nordafricana di ieri ha mosso la stasi atmosferica creatasi sopra i nostri territori, allontanando verso le coste dalmate il fronte occluso depressionario.
Schiarite prorompenti sopra lo Stivale seguono l’allontanamento di Kristian. Le sue nubi basse cariche di pioggia si adagiano sull’Adriatico senza dimenticarsi di rilasciare qualche isolato temporale sulle coste italiane. Anche la Penisola Iberica viene lievemente liberata dal progressivo diradamento della depressione ciclonica.
Al centro del Continente si estenda una pronunciatissima zona priva di nubi, rimarcando lo strapotere anticiclonico sopraccitato.
Spettacolare è l’immenso fronte freddo che disegna i confini nord-occidentali altopressionari. Dal Mare di Norvegia sino alla Galizia è un denso susseguirsi di nubi fredde pronte a sfruttare le prime debolezze anticicloniche.