Stiamo andando incontro ad un progressivo peggioramento, che rispetto al passato seguirà un percorso differente ma che in conclusione potrebbe giungere al medesimo risultato: forte maltempo. Le ingerenze instabili stanno forzando la struttura anticiclonica africana e pian piano riusciranno a prevalere ad ovest. Al momento il “grimaldello atlantico” agirà principalmente sulla Penisola Iberica, mentre a cavallo tra fine novembre e inizio dicembre dovrebbe spingersi sul nostro Paese andando a scavare un ampio Vortice Perturbato. Osserviamo, ad esempio, le proiezioni del modello americano GFS:
quel che si evince è appunto un’ampia e profonda struttura perturbata centrata sul Tirreno. E’ importante valutarne l’evoluzione perché in seguito – l’argomento sarà oggetto di specifico approfondimento più avanti – potrebbe risucchiare dell’aria fredda da est. Ciò detto, l’esordio invernale – il 1 dicembre sancisce l’avvio della stagione meteorologica – potrebbe avvenire sotto l’egida del maltempo. Osservate la mappa del nostro modello ad alta risoluzione:
Al 1 dicembre manca poco meno di una settimana, ma a livello meteorologico l’arco temporale è talmente ampio che focalizzarsi sui dettagli precipitativi è pressoché inutile. Qualche ci preme sottolineare è che dobbiamo prendere atto di un’accelerazione del maltempo che potrebbe condurci all’ennesima, intensa fase perturbata.