SI SGONFIA L’ANTICICLONE – La vigorosa struttura d’alta pressione non è più robusta come ad inizio settimana ed è gradualmente erosa nei suoi bordi settentrionali da maggiori penetrazioni nuvolose. Sono due le aree di bassa pressione che stanno mettendo alle corde l’anticiclone: una prima depressione si trova collocata in Aperto Atlantico, mentre una seconda area depressionaria (a carattere freddo) influenza il meteo dell’Europa Nord-Orientale e della Russia (abbiamo già accennato alla [url=https://www.meteogiornale.it/notizia/29315-1-pioggia-record-mosca-attendendo-la-prima-nevicata]prima probabile spruzzata di neve attesa su Mosca nei prossimi giorni[/url]). L’anticiclone si sta così rintanando a latitudini più basse, mantenendo ben salda la sua presenza sul bacino del Mediterraneo, dove si associa con una alimentazione calda sub-tropicale che proseguirà per il resto della settimana.
DISTURBI NUVOLOSI SULL’ITALIA DEL NORD – Un parziale indebolimento barico in quota si sta manifestando anche alle nostre latitudini all’altezza delle regioni settentrionali e le conseguenze si riflettono nella presenza di maggiore nuvolosità, convogliata da infiltrazioni d’aria umida da ovest. La copertura nuvolosa, di tipo basso, si è estesa a gran parte del Nord (nella giornata di ieri era più concentrata sulla Liguria), risultando più fitta nelle ore più fredde a ridosso dei rilievi e delle alte pianure. In genere non si sono avute precipitazioni significative, salvo qualche debole breve piovasco sulla Riviera Ligure e zone pedemontane del Triveneto. Poco o nulla è cambiato sul resto d’Italia, con presenza pressoché incontrastata del sole a parte qualche addensamento di poco conto tra Sardegna e regioni tirreniche.