L’elemento saliente a breve termine.
Il respiro atlantico continuerà nella sua azione di disturbo e le condizioni meteo in Italia si manterrà estremamente variabili. Le precipitazioni interesseranno principalmente il versante tirrenico, le Alpi e la Liguria.
L’elemento saliente a medio termine.
Domenica potrebbe giungere un’altra area di Bassa Pressione, stavolta alimentata da aria più fredda di matrice Artica. Ci sarà un peggioramento che coinvolgerà gran parte della Penisola. Caleranno le temperature e la neve cadrà oltre che sulle Alpi anche sull’Appennino. A seguire il tempo dovrebbe mantenersi variabile, con prospettive di altri ingressi perturbati.
L’elemento saliente a lungo termine.
La ruota depressionaria Islandese sembra sia destinata a non subire alcun disturbo e gli effetti perturbati dovrebbero continuare a interessare gran parte dell’Europa centro occidentale.
Il trend a lungo termine:
Le perturbazioni potrebbero giungere sino all’Italia, così che le condizioni meteorologiche si manterrebbero tra il variabile e l’instabile.
Elementi di incertezza:
Quando si ha a che fare con una circolazione di tipo oceanico è certo che il tempo in Italia risente degli effetti scaturiti dal transito delle varie perturbazioni. Ciò nonostante v’è da dire che per poter stabilire con esattezza l’evoluzione futura dovremo attendere il prossimo passaggio ciclonico, per intenderci quello atteso nella giornata di domenica. Successivamente, infatti, le depressioni atlantiche seguiteranno ad avere una certa influenza sullo scacchiere continentale e di conseguenza anche in Italia.
Fattori di normalità climatica:
L’andamento termico evidenzia una sostanziale normalità sino alla giornata di sabato. Poi si avrà un calo della temperature dovuto al passaggio del Vortice freddo. A seguire i valori termici dovrebbero risalire e percorrere una linea di normalità, sino verso l’ultima decade del mese.
Dal punto di vista delle precipitazioni non vi sono sostanziali novità. L’intero periodo d’osservazione dovrebbe infatti essere caratterizzato da fenomeni su gran parte dello Stivale.
Focus: evoluzione sino al 17 novembre 2009
Come detto in apertura sino a sabato il tempo sarà variabile e non mancheranno delle precipitazioni sui versanti tirrenici, nelle Alpi e sulla Liguria. Da domenica l’avvento di una nuova perturbazione causerà un peggioramento che andrà a coinvolgere gran parte dello Stivale. Ci sarà un abbassamento della temperatura che porterà la neve non solo sulle Alpi ma anche sui rilievi dell’Appennino.
Successivamente il tempo si manterrà variabile e vi saranno occasioni per nuove precipitazioni nei settori maggiormente esposti alla circolazione di stampo oceanico. Dopo metà mese una nuova oscillazione ciclonica potrebbe penetrare sull’Europa occidentale estendendo gradualmente gli effetti anche sull’Italia.
Evoluzione sino al 22 novembre 2009
L’ingresso nell’ultima decade mensile potrebbe avvenire all’insegna del maltempo. La saccatura suddetta potrebbe difatti penetrare nel Mediterraneo causando la prosecuzione delle piogge e delle nevicate sui rilievi.
In conclusione.
Gli aggiornamenti si susseguono e con essi rimarchiamo una persistenza del tempo atlantico, quello che per intenderci caratterizza solitamente le stagioni autunnali mediterranee.