EUROPA sotto l’impero anticiclonico La settimana appena trascorsa aveva visto l’alta pressione troppo fragile sul Continente Europeo, ma non tanto da consentire l’ingresso delle perturbazioni. Ecco che i temporali pomeridiani avevano piena libertà d’azione, cosa che invece non sta accadendo in quest’inizio settimana, poiché l’anticiclone ha decisamente accentuato la propria morsa, in particolare sul comparto centro-occidentale dell’Europa.
Restano fuori dall’influenza anticiclonica le zone settentrionali del Continente, in particolare la Penisola Scandinava e le Isole Britanniche: su queste ultime si fa sentire l’influenza di un profondo vortice ciclonico, collocato in vicinanza delle coste settentrionali della Scozia. Il minimo barico ha raggiunto la bellezza di 976 hPa e il violento gradiente barico, rispetto al forte anticiclone posto più a sud, ha innescato fortissimi venti occidentali su tutto il Regno Unito: le raffiche più intense, pari a quasi 180 km/h, si sono misurate a circa 1000 metri d’altezza sulla catena montuosa delle Highlands scozzesi.
Le temperature, per effetto della più solida presenza anticiclonica, sono cresciute soprattutto tra la Francia e la Penisola Iberica, con locali picchi pienamente estivi di 32 gradi. Strascichi instabili hanno però portato qualche temporale di calore proprio sull’Iberia. Molto più organizzati i temporali tra i Balcani e la parte meridionale del Mediterraneo Centrale: coinvolta anche parte dell’Italia, con l’instabilità innescata dai residui di una goccia fredda collocata sullo Ionio. Rovesci e locali temporali hanno interessato parte del Centro-Sud, mentre sul Nord Italia e sulla Toscana si è accresciuto il peso dell’alta pressione e di conseguenza la stabilità atmosferica, con temperature capaci di superare in diverse località i 30 gradi.