Il mese si è così pienamente riscattato dopo il pessimo inizio, quando una cellula anticiclonica africana aveva dominato la scena italiana ed europea.
Anche in questo caso gli accumuli hanno sovente superato quelle che sono le normali medie mensili di diverse località.
Di notevole rilievo, ad esempio, sono i 59,2 mm di precipitazione caduti a Bologna, quasi tutta neve, che già in soli 7 giorni superano nettamente la media di pioggia mensile della città, che sarebbe pari a 45 mm circa.
Attorno ai 55 mm anche gli apporti a Venezia e Verona, esattamente pari alla media dell’intero mese.
65,2 sono i millimetri caduti a Trieste, 98,6 quelli, invece, caduti ad Udine, ed anche qui il totale settimanale supera nettamente la media mensile di Febbraio (pari a 71 mm ad Udine Rivolto).
Apporti di 40-50 mm si misurano in Toscana, “Punte” pluviometriche settimanali superiori ai 100 mm si toccano in Appennino, sia in Umbria, che in Abruzzo e Molise (Campochiaro, in provincia di Campobasso, ha misurato 117,8 mm, e Castel di Sangro, in provincia dell’Aquila, ne ha misurati 81,6).
Donde le nevicate che, sulla dorsale appenninica, hanno superato il metro di altezza di apporto di neve fresca.
Riguardo alle temperature, sono rimaste al di sotto della media di Febbraio, soprattutto se paragonate alla temperatura media dell’ultima decade del mese.
A Bologna la temperatura minima è stata inferiore alla media di soli pochi decimi di grado, ma la massima, di +5,3°C, è stata 4°C sotto il normale valore di fine febbraio.
A Torino la temperatura minima della settimana passata è stata di -2,8°C, inferiore alla norma di 2,4°C; la massima di +4,7°C è stata inferiore alla media di 4,3°C.
Sul Nord Italia, insomma, ha fatto veramente più freddo della norma, con scarti di anche 3-4°C in meno rispetto alla media dell’ultima decade del mese.
Sul Centro Italia, ed anche al Meridione, invece, le temperature sono state più elevate, tanto che Roma, ad esempio, ha avuto uno scarto positivo di alcuni decimi di grado.