INIZIO MAGGIO CON IL GELO E CON LA NEVE – Dall’estrema siccità alle piogge e poi addirittura la neve tardo-primaverile: nelle ultime settimane il Regno Unito sta attraversando una fase climatica caratterizzata da eccessi non certo comuni. Nel week-end è proseguita la fase prettamente invernale, derivante dall’afflusso di masse d’aria molto fredde d’estrazione artica: i massimi effetti si sono avuti sulla Scozia, dove le temperature sono crollate fino a -7°C e la neve è caduta in molte località nel week-end, anche a bassa quota. Rovesci di nevischio si sono propagati anche al nord dell’Inghilterra. L’ondata di freddo è stata molto intensa per il periodo, se si considera che la emperatura media della Scozia a maggio è pari a +13°C.
NEVE FRESCA, SI SCIA IN MONTAGNA – Nel fine settimana migliaia di sciatori hanno preso d’assalto le piste delle località di montagna a Glencoe e presso il resort Cairngorm, per godere di questo così tardivo evento invernale. La neve è caduta abbondante, determinando condizioni eccellenti per queste sciate così fuori stagione. Il Monte Cairngorm è l’unico della Scozia che detiene cinque stazioni sciistiche ufficialmente aperte per gli sport sulla neve, anche se Glencoe rappresenta la soluzione ideale per chiunque abbia voglia di camminare su per la montagna. Gli operatori turistici sperano di poter avere nuove nevicate nel bel mezzo di maggio, per proseguire l’attività. Se il meteo dovesse mantenersi ancora così spiccatamente instabile, questo maggio potrebbe divenire il più freddo dell’ultimo secolo.
FINE DELLA SICCITA’ – Come già abbiamo sottolineato, il mese di aprile è passato alla storia come il più piovoso degli ultimi 100 anni, anche se proprio la Scozia, specie le coste occidentale, è una di quelle aree che meno ha risentito delle abbondanti precipitazioni. Questa fase così piovosa ha certamente attenuato la lunga siccità che si era protratta per tutto l’inverno: varie zone del Regno Unito erano così in ginocchio che le recenti precipitazioni, risultate persino alluvionali in qualche caso non sono state certo sufficienti a colmare il grave deficit idrico accumulato nei mesi precedenti.L’acqua non penetra abbastanza profondamente nel terreno per far alzare il livello delle acque freatiche che rimane troppo basso. In molte zone permane il divieto di utilizzare l’acqua per innaffiare, malgrado le abbondanti precipitazioni.