In www.meteogiornale.it/notizia/23162-1-neve-maggio-2012-in-scozia il Meteogiornale ha fatto il punto sul gelido e nevoso weekend che si è avuto in Scozia e parte dell’Inghilterra. Domenica 6 maggio, le temperature sono scese sotto lo zero non solo sulle Highlands (Cairngorm -7,0°C, Aonach Mor -5,5°C, Cairnwell -4,4°C) ma anche a quote molto basse. Spiccano i -3,1°C di minima di Wick (m 39, nordest della Scozia), registrati verso le 2 del mattino durante un intenso rovescio di neve, ma anche i -4,0°C di Eskdalemuir (m 242), i -5,2°C di Tulloch Bridge (m 237), i -4,0°C di Altnaharra (m 81) e i -4,4°C di Loch Glascarnoch (m 265). Nel nord dell’Inghilterra, Topcliff (m 25) -4,2°C, Redesdale (m 211) -2,8°C, Church Fenton (m 9) -2,6°C. Gran gelo e ancora episodi nevosi fino a bassa quota anche lunedì 7: Altnaharra e Cairngorm -5,6°C, Loch Glascarnoch -5,3°C, Aonach Mor -4,4°C, Aboyne -3,7°C, Cairnwell -3,5°C, Tulloch Bridge -3,4°C.
Gran gelo domenica 6 maggio anche in Islanda. Questi alcuni valori minimi: Grimsstadir -5,0°C (massima -2,0°C, siamo a 384 m), Eyrarbakki -4,5°C, Bolungavik -3,8°C, Akureyri e Stykkisholmur -3,1°C, Kirkjubaejarklaustur -2,5°C, Skjaldthingsstadir -2,4°C, Reykjavik -2,2°C. Alcune medie delle minime di maggio, in °C: Akureyri 2,3°, Stykkisholmur 2,6°, Reykjavik 3,6°C. Nel nordest del paese è caduta la neve, anche sulle coste. Temperature molto basse anche lunedì 7: Grimsstadir -5,8°C (massima -3,5°C, neve quasi ininterrotta), Akureyri -4,6°C, Bergsstadir -4,0°C, Skjaldthingsstadir -3,0°C.
Continua la fase invernale anche in Scandinavia, con gelo anche nel sud di Svezia e Norvegia. Lunedì 7 maggio, in Norvegia, Sandhaug -9,9°C, Drevsjo e Venabu -9,7°C, Huagedalshogda -8,9°C, Skabu-Storslaen -7,6°C, Fagernes -7,5°C, Sognefjell -7,3°C, Finesvatn -7,1°C, Trysil -6,7°C, Oslo-Gardemoen -3,6°C, Oslo-Fornebu -3,5°C. In Svezia, Bortnan -9,0°C, Idre-Storbo -8,9°C, Flatruet -8,7°C, Dravagen -8,5°C, Sveg -8,3°C, Tarfala, Rensjon e Nikkaluokta -7,9°C, Gielas -7,1°C, Licksele -4,7°C, Jonkoping -3,5°C, Karlstad -3,2°C. 3,6° e 4,8°C le medie delle minime di maggio di Jonkoping e Karlstad.
Continua invece la fase calda nell’Europa sudorientale. Lunedì 7 maggio massime ancora oltre i 30°C in Grecia, Macedonia, Romania, Bulgaria, Ucraina ma anche nel sud della Russia. Tra le massime più elevate segnaliamo: Rousse (Bulgaria) 31,9°C, Verhnij Baskuncak (Russia) 31,8°C, Larissa (Grecia) 31,2°C, Calarasi (Romania) 30,9°C, Gevgelija (Macedonia) 30,7°C, Kherson (Ucraina) 30,5°C, Jaskul (Russia) 30,4°C, Ivailo (Bulgaria) 30,2°C. Caldo anche in Turchia: Akhisar 31,7°C, Antalya e Aydin 31,3°C, Manisa 31,1°C, Bodrum 30,7°C.
Forti piogge lunedì 7 maggio in Croazia. Tra le 18 GMT di domenica e la stessa ora di lunedì, 60 mm a Rijeka, Senj 46, Karlovac e Ogulin 41, Zavizan 38, Parg 37.
Un intenso sistema temporalesco si è abbattuto nella notte tra domenica 6 e lunedì 7 maggio sulla Georgia, negli USA sudorientali, portando forti piogge, venti intensi e grandinate. Ad Atlanta vi sono stati danni ad automobili e abitazioni. Spettacolari sono stati i lampi e frequenti le fulminazioni che hanno accompagnato l’evento. I temporali hanno inoltre determinato l’abbattimento di alcuni alberi e di svariati pali della corrente. In città non sono mancati black-out all’elettricità e molte abitazioni sono rimaste per tutta la notte senza luce. Vi sono state anche due vittime per il maltempo, un auto è infatti uscita fuori strada per acquaplaning, finendo contro un palo. Nell’incidente due degli occupanti hanno perso la vita, mentre un terzo è rimasto ferito.
Un incredibile tornado si è abbattuto domenica 6 maggio a Tsukuba, città situata circa 50 km a nord est di Tokyo. La forza distruttiva del tornado ha sventrato circa 200 abitazioni, purtroppo si è avuto almeno un morto, un ragazzo 14enne, oltre a una quarantina di feriti.
Un’alluvione lampo ha causato la morte di almeno 17 persone in Nepal nello scorso fine settimana, ma si lamentano anche 47 dispersi. La tragedia è stata causata dall’esondazione del fiume Seti a Pokhara, una località turistica popolare anche tra i turisti stranieri, tra i dispersi vi sono infatti anche tre turisti ucraini. Un autentico muro di fango e detriti, trascinati dalla corrente, si è abbattuta su Pokhara distruggendo i ponti ma anche le abitazioni e le attività commerciali poste sulle rive del fiume (molte delle vittime erano commercianti). La piena improvvisa non è correlata a piogge intense ma la causa potrebbe essere una valanga avvenuta nei pressi dell’Annapurna. La valanga, abbattendosi nel letto del fiume, avrebbe dapprima bloccato il regolare deflusso delle acque, che sarebbero poi scese violentemente a valle al momento del cedimento improvviso della “diga” creatasi.
In Asia, caldo molto intenso tra Emirati Arabi e Oman lunedì 7 maggio. Negli Emirati, Al Ain 44,8°C, Ras Al Khaimah 44,1°C, Abu Dhabi 42,3°C, Sharjah 41,9°C, Dubai 40,2°C. In Oman, Ibri 44,8°C, Sur 43,8°C, Rustaq 43,6°C, Adam e Yaaloni 43,0°C. Domenica, l’omanita Khasab aveva raggiunto i 45,2°C, con 44,5°C a Seeb, 44,4°C a Sur, 44,2°C a Rustaq.
46,0°C nel Sahel domenica 6 maggio. La soglia indicata è stata raggiunta a Matam (Senegal) e N’Guigmi (Niger), seguite da Linguere (Senegal) e Tahoua (Niger), che si sono fermate a 45,6° e 45,4°C. Lunedì 7, Matam 46,6°C, N’Guigmi 46,3°C, Bilma (Niger) e Kaolack (Senegal) 46,0°C, Linguere 45,6°C, Diourbel (Senegal) 45,5°C, Tillabery (Niger) 45,1°C, Niamey (Niger) e Kayes (Mali) 45,0°C. Sono valori 4°/5°C superiori alle medie stagionali.
Continuano le piogge in Kenya. La stazione di Nyeri (m 1759) ha registrato 167 mm tra le 6 GMT di venerdì 4 maggio e la stessa ora di lunedì 7 (95 mm nelle 24 ore centrali del periodo). Eldoret (m 2104) ha registrato 131 mm tra le 6 GMT di giovedì 3 e la stessa ora di domenica 6 maggio.