Certo le notizie non faran la gioia dei vacanzieri. Ma forse neppure di chi, per le più svariate ragioni, dovrà starsene in città e cercare un diversivo alle gite al mare o in montagna. Avremmo voluto il sole, il caldo. Insomma, il bel tempo. Invece no, i cieli su molte regioni diverranno cupi, torvi, minacceranno pioggia. E pioverà, anche con dei rovesci. E sentiremo i tuoni, l’ululare del vento. Percepiremo il freddo, sì, proprio il freddo. Ovvio che non siamo d’Inverno, per cui non attendiamoci temperature da Gennaio, o Febbraio. Però la colonnina scenderà, e di molto. In alcune regioni, ove il caldo è stato forte per vari giorni, la discesa sarà così ripida che si andrà su valori inferiori anche di più di 10 gradi rispetto a ieri.
Per capirci. In Puglia venerdì il termometro ha raggiunto i 37 gradi. In Calabria 34. E nelle altre regioni dell’Italia Meridionale ha varcato spesso i 30 gradi. Caldo estivo insomma. Ora si cambia musica. Lo spartito suonerà note “Artiche” e a fatica si raggiungeranno i 25 gradi. E siamo al Sud. Al Centro Nord, ma anche in Sardegna, la flessione sarà ancor più vivace. Non in termini assoluti, ma relativi. Nel senso che in queste regioni fin dai giorni scorsi abbiam registrato valori termici inferiori. Diverse località faticheranno, e non poco, a superare i 20 gradi e di notte potrà fare persino freddo. In montagna soprattutto, perché là l’influenza dell’aria fredda sarà maggiore.
E infatti tornerà la NEVE. Sulle Alpi, per esempio, domani potrebbe nevicare attorno ai 1500 m. Qualche spruzzata potrebbe poi imbiancare le principali cime dell’Appennino centro settentrionale. E viene da chiedersi… ma siamo a Giugno oppure è tornato l’Autunno? Beh, se ci seguite avrete appreso che non è poi così strano che a inizio Estate si manifestino fasi fredde di tal natura. Ciò non toglie che non sia normale. Fin da oggi la normalità verrà riposta nello scantinato. Il tempo diverrà brutto al Nord, poi sui settori tirrenici del Centro e fino alla Campania ed i rovesci giungeranno anche sulla Sardegna occidentale. E poi c’è il vento. Che soffierà con intensità moderata, o forte. Prima da ponente, poi da nord.
Domani, domenica, il tempo sarà incerto sul Triveneto e in parte anche sull’Emilia Romagna. Andrà un pochino meglio al Nordovest, anche se in Lombardia, nel Ponente Ligure e sul basso Piemonte potranno manifestarsi delle precipitazioni. Abbiam citato in precedenza le nevicate, attese sulle Alpi. E poi ci sarà l’instabilità. Quella forte, che potrà dar la parvenza di una giornata perturbata. Colpirà le Centrali tirreniche e i versanti tirrenici del Sud. Rovesci anche sulla Sardegna occidentale e qualche precipitazione qua e là potrebbe cadere nelle Marche. Ma nei settori ionico e adriatico andrà un po’ meglio, perché i venti proverranno ancora da O/SO. E nel frattempo caleranno le temperature, in modo consistente.
Giungerà poi la nuova settimana e i primi giorni verranno condizionati dal nucleo freddo. E’ vero che si sposterà verso sudest, tra i Balcani e la Grecia, ma nel suo incedere non libererà definitivamente la Penisola. Nubi irregolari e frequenti episodi d’instabilità interesseranno le regioni Centrali – stavolta soprattutto il versante Adriatico – e quelle Meridionali. Al Nord e nelle Isole, anche per via dei venti forti settentrionali, si innescherà un progressivo miglioramento che porterà ad ampi e diffusi rasserenamenti. Il clima sarà sempre fresco, insomma, non lo potremo di certo definire estivo.
Nei giorni a seguire le ferita inizierà a sanare. Ma come ogni taglio profondo, occorrerà del tempo. E’ vero che le schiarite inizieranno a prevalere, ma è altrettanto vero che lo sconquasso atmosferico manterrà in vita una discreta instabilità diurna. Spazio quindi a rovesci di pioggia e temporali tra zone interne e rilievi. Soprattutto lungo la dorsale appenninica centro meridionale. Concludiamo dicendovi che i venti soffieranno ancora settentrionali, ciò nonostante un sole più vivace faciliterà un graduale rialzo termico. Specie nei valori massimi.