Siamo alla vigilia di una nuova settimana, la quale si preannuncia piuttosto instabile, localmente perturbata. Specie al Centro Sud e nelle due Isole maggiori. Avrei difatti l’influenza di una vasta depressione in quota che dalle coste del Nord Africa si muoverà in direzione del basso Tirreno, attivando miti correnti meridionali, umidità relativa in aumento e nubi seguite da piogge e temporali.
Condizioni analizzate nel corso degli ultimi articoli scritti e che rendono favorevoli le condizioni affinché si possano verificare sia danni meccanici che fisiologici. Da un lato v’è il rischio di eventi temporaleschi piuttosto intensi, deleteri qualora l’intensità del fenomeno si dimostri al di sopra della media. Dall’altro l’aumento dell’umidità potrebbe di fatto favorire lo sviluppo precoce di agenti fungini in grado di attaccare le parti erbacee provocando non pochi problemi allo sviluppo futuro.
E come ripetuto spesso durante i nostri interventi, condizioni di stress o peggio, danni alle piante in una fase del ciclo vitale di tal importanza, si ripercuote negativamente su tutto il proseguo della stagione vegetativa, con influenze più o meno dirette alla futura produzione. Si vuol pertanto porre l’accento circa il monitoraggio costante delle colture da parte degli addetti ai lavori, onde porre rimedio preventivo ai possibili quanto probabili eventi sopra citati.
Si può inoltre aggiungere che sul finire della prossima settimana potrebbe verificarsi un cambiamento a livello di circolazione delle correnti su scala continentale, con disposizione delle stesse prevalentemente dai quadranti settentrionali. Se tale previsione dovesse trovare riscontro nei prossimi giorni, si può ipotizzare una recrudescenza dell’instabilità ad opera di accesi contrasti termici, con manifestazione di ulteriori eventi temporaleschi violenti. Ma lo ripetiamo, occorreranno costanti aggiornamenti e ulteriori conferme ad un’evoluzione che per ora rimane solo sulle carte a medio-lungo termine.