Grazie alle ultime proiezioni dei modelli, posso dare una previsione meteo per Natale e Santo Stefano con buona affidabilità. Avevo già previsto un possibile Natale anticiclonico da alcuni giorni, stante una importante figura di alta pressione ad ovest dell’Italia: i suoi massimi sono su Mediterraneo Occidentale, Francia e Spagna, pertanto non coinvolge completamente l’Italia, ma è sufficiente per impedire l’avanzata delle perturbazioni.
Geopotenziale per le ore 12 del 25 dicembre: le isoipse (scale di colore), abbastanza compatte, daranno luogo a una modesta ventilazione da nord, più intensa sulle adriatiche: ne consegue la scarsa propensione alle nebbie anche in pianura.
Geopotenziale per il giorno 26 dicembre: come si nota, le isoipse (scale di colore) sono molto più dilatate, pertanto l’aria sarà più ferma rispetto a natale e di conseguenza ci sarà una vasta formazione di nebbie nei luoghi pianeggianti.
Natale e Santo Stefano saranno quindi due giornate ampiamente soleggiate da nord a sud, in particolare la giornata del 25 dicembre: stante una moderata ventilazione settentrionale, anche in pianura padana non dovrebbero formarsi nebbie persistenti, mentre per Santo Stefano il totale cessare dei venti al nord potrebbe dar luogo a fenomeni di nebbie diffuse, dovute a inversione termica. Per il centro e per il sud invece due giornate stabili e miti.
Ricordo ai lettori che il periodo natalizio non è propenso a grandi perturbazioni né tantomeno a ondate di gelo: nonostante ci sia stato qualche periodo di meteo molto freddo nel mese di dicembre, il culmine del freddo di solito è tra inizio gennaio e inizio febbraio; l’immaginario collettivo del Bianco Natale è più ottocentesco, quando all’epoca l’inverno durava quattro o cinque mesi e nevicava molto più spesso degli ultimi anni.