Una spirale ciclonica di notevolissimo impatto, denominata Carmen, si trova nei pressi delle Isole Britanniche: sul centro del vortice si misurano valori barici attorno ai 950 hPa, d’entità maggiore rispetto a quelli toccati nel precedente affondo ciclonico. A differenza dell’episodio trascorso, stavolta il ciclone nord-atlantico si muove a braccetto con un forte anticiclone azzorriano che si è insediato sull’Iberia e si va espandendo verso levante.
Naturalmente, da questa contrapposizione fra i due distinti poli barici (ne beneficiano entrambi per il trasferimento d’energia), ne scaturisce un gradiente barico davvero notevole, che esalta i venti di tempesta, fino a questo momento maggiori sull’Irlanda ove si stanno misurando punte massime di raffica da ovest attorno ai 130 km/h. Una componente burrascosa meridionale è al momento richiamata sul Mare del Nord verso le coste meridionali norvegesi.
I forti venti seguono la rotazione antioraria attorno al perno ciclonico, destinato a spostarsi rapidamente verso E/SE, in maniera tale da accentuare la tempesta anche su parte dei territori continentali centro-settentrionali europei, con maggiori conseguenze sulle coste che si affacciano sul Mare del Nord di Francia, Germania, Danimarca e Polonia. La perturbazione collegata al vortice si sta espandendo sulle nazioni centro-occidentali del Continente, dovendosi però scontrare più a sud con il muro anticiclonico che si è già ben eretto tra l’Iberia e le coste francesi mediterranee.