La costante presenza dell’Alta Pressione delle Azzorre a ridosso della Penisola Iberica ha provocato una siccità senza precedenti in Portogallo. Il servizio meteorologico Nazionale ha classificato lo scorso mese di Febbraio come il più secco dal 1931.
Per comprendere la drammaticità della situazione forniamo alcuni dati. Secondo l’Istituto Meteorologico Nazionale, il 68% del territorio è affetto da “siccità grave” e il restante 32% da una condizione di “siccità estrema”. In tutto il mese di Febbraio la media delle precipitazioni del Paese è pari a 2,2 mm e si tratta del valore più basso registrato da quando cominciarono le rilevazioni (nel 1931).
La situazione è talmente critica che il Governo ha annunciato di richiedere alla Comunità Europea un pagamento anticipato delle sovvenzioni agricole previste per l’anno corrente. Una misura che servirebbe ad aiutare i contadini a far fronte non solo agli elevati costi irrigui, ma anche alle enormi perdite produttive derivanti dalla persistente mancanza di piogge.
L’anomalia, che protrae sin dalla scorsa stagione Estiva, è causata da una persistente figura anticiclonica – l’Alta delle Azzorre – posizionata in modo inusuale. Un muro invalicabile per le perturbazioni Atlantiche, costrette a scorrere ad alte latitudini.
Ricordiamo che le aree centro settentrionali del Paese, in particolare le coste, risentono della circolazione atlantica in modo significativo. Il clima è tipo marittimo, con piogge frequenti, e localmente abbondanti in Autunno e in Primavera. La fase siccitosa si limita statisticamente a 2-3 mesi della stagione estiva, periodo che si prolunga nella parte meridionale ove è maggiore l’influenza dell’Anticiclone delle Azzorre.