Le Isole Britanniche sono state ripetutamente al centro della cronaca meteo nelle ultime settimane, per le ripetute ondate di gelo e gli eventi nevosi d’altri tempi. Straordinario è il termine più adatto per descrivere quanto accaduto sull’Irlanda e sul Regno Unito, ove i dati confermerebbero che si è trattato quasi certamente del dicembre o di uno dei mesi di dicembre in assoluto più rigidi dal 1880 ad oggi.
Dopo tanto gelo, come da noi era stato preannunciato, un generale addolcimento termico si è avuto in questa fase post-natalizia. Gli spifferi molto miti dall’Atlantico sono riusciti a scalzare abbastanza velocemente grande gelo ed il clima è tornato quello tipico inglese, umido e abbastanza mite. Non si sono più avute le gelate, se non in montagna, con scarsa escursione termica fra giorno e notte. Eppure le conseguenze della prolungata ondata di gelo sono ancora vive: Scozia e Irlanda del Nord vivono maggiormente i disagi derivanti dalle difficoltà nell’approvvigionamento idrico, in quanto molte tubature si sono rotte per il ghiaccio.
Lo scenario sta tuttavia per modificarsi e sembrano profilarsi altri assalti del gelo artico. In realtà dovrebbe essere l’Europa Centro-Orientale a subire più direttamente l’ingerenza artica, ma anche sulle Isole Britanniche la circolazione settentrionale, in un contesto relativamente anticiclonico, dovrebbe portare le temperature ben sotto la norma stagionale con nuovo gelo, ma sembrano scongiurate nuove nevicate degne di nota.
Il ritorno del gelo scaturirà da una nuova chiusura ai venti miti dell’Atlantico. Quando tornerà la mitezza? Difficile dirlo, la prognosi per il periodo attorno all’Epifania è ancora troppo incerta. Si potrebbero avere nuove incursioni d’aria mite, così come potrebbe direttamente scendere il nocciolo gelido del Vortice Polare.