In questo mese, climatologicamente parlando, dovrebbe diminuire il contrasto termico tra l’aria fredda che giace sulle latitudini polari e quella calda che risiede sull’Atlantico Centrale.
Questo contrasto termico, che sta alla base dell’attività della depressione d’Islanda durante l’inverno (il suo “compito”, lo ricordiamo, è quello di contribuire all’equilibrio del clima terrestre provocando invasioni di aria fredda verso sud, e di aria calda verso nord), risulta essere relativamente attenuato durante il periodo estivo.
In Estate, infatti, notiamo come il Sole riscaldi con intensità le zone artiche, provocando una netta diminuzione delle differenza di temperatura tra il Polo e l’Equatore.
Tuttavia, in questo strambo mese di Luglio, stiamo notando una insolita attività della Depressione d’Islanda, ove sta sostando aria molto fredda alle quote superiori dell’atmosfera.
Questo sta dando un notevole impulso alle correnti occidentali.
I vari modelli matematici, sia europei (ECMWF e DWD), che americani (GFS), concordano nell’indicare, a lunga scadenza, l’entrata di queste veloci correnti, anomale sulla nostra Penisola nel mese di Luglio.
Spesso, per il ben noto “principio della persistenza”, che è un principio valido in meteorologia, ma non sicuro al 100%, questa attività insolita della depressione islandese è presago di un Autunno intensamente piovoso sull’Europa Occidentale, ma anche sull’Italia.
Comunque, stando ai valori termici rilevati nella giornata di oggi, 05 Luglio 2004, notiamo la presenza di aria molto fredda sul Mare del Nord: il radiosondaggio di Lerwich, nelle Isole Shetland, rileva infatti una temperatura di -2°C a 1436 metri di altezza.
Identica temperatura ad 850 hPa è rilevata a Thorshavn, poco più a nord, mentre +2°C sono rilevati, alla stessa quota di geopotenziale, ad Ekofisk, tra Inghilterra e Danimarca, ed a Valentia, in Irlanda, e solo +3°C a Londra.
Netto il contrasto con i +17/18°C che si registrano, ad 850 hPa, sull’Italia Centro Meridionale, i +20/22°C che si toccano in Spagna ed i +27°C dell’Algeria.
La depressione ha portato l’aria fredda nord atlantica sull’Europa Centrale ed Orientale, mentre in quella meridionale domina, ma non per molto, l’Anticiclone Africano, che ha momentaneamente conquistato il Mediterraneo.
Come detto, le indicazioni di lungo periodo dei vari modelli matematici mostrano la sua decadenza, per l’ingresso più deciso, in direzione del Mediterraneo Centrale, delle correnti nord atlantiche.
NDR – confronta l’ultimo Editoriale di Pallucca: www.meteogiornale.it/news/read.php?id=8598