Yannick, depressione atlantica a 973 hPa, incombe, con i suoi tentacoli occlusivi spinti da forti raffiche di vento marittimo polare, verso il settore nord-occidentale italiano.
Il lungo arco frontale occluso abbraccia l’intero fianco occidentale europeo sino ad incunearsi sopra le terre marocchine, favorito da una ondulazione barica a 998 hPa posta sulle Baleari, in grado di richiamare dal Portogallo un nuovo flusso instabile.
L’alta pressione Xenia ha abbandonato definitivamente il palco europeo. Traslata sopra la Russia, non riesce più a contrastare l’evoluzione della saccatura atlantica.
Sull’Italia meridionale e sui Balcani si scorgono picchi altopressionari superiori a 1020 hPa capaci di restituire stabilità meteorologica a quei settori europei particolarmente colpiti dalle interferenze cicloniche mediterranee della scorsa settimana.
Il versante occidentale europeo è interamente offuscato dalle nubi dispensate dal ciclone Yannick. Le aree di maggior contrasto termico si distribuiscono lungo le porzioni frontali della saccatura. Il Portogallo, in queste ore mattutine, poi la Penisola Iberica sul finire della giornata, stanno subendo le maggiori precipitazioni pluviometriche.
Situazione identica per le Regioni settentrionali italiane. L’avvento della massa instabile e marcatamente umida di provenienza atlantica incombe sopra le Alpi nord-occidentali. Durante questa giornata i cumuli con le relative precipitazioni tenderanno a distribuirsi sino alle Regioni centrali tirreniche.
Intanto, sopra ai Balcani scompare il cut-off depressionario di origine adriatica e torna la stabilità meteorologica dettata dall’innalzamento anticiclonico nordafricano.