L’evoluzione generale
Con l’editoriale di oggi volgiamo prendere in considerazione un’ipotesi che potrebbe prender corpo dopo la metà del corrente mese. Almeno sino ad allora non si intravedono (e lo abbiamo ripetuto più volte) segnali circa pesanti ondate di caldo dirette verso la nostra Penisola, a parte qualche tentativo sui versanti di Ponente.
Ma quel che pare interessante è la disposizione delle varie figure di alta pressione sull’Europa. L’alta delle Azzorre sembra destinata alla sua posizione prediletta di questi tempi, quella in pieno Oceano Atlantico. L’anticiclone presente a latitudini settentrionali, dopo aver stabilito connessioni più o meno forti con l’Azzorriano, sembra destinato ad isolare una vasta cellula in prossimità della Russia Europea fin verso i Balcani.
Il tempo previsto in Europa e sull’Italia
Traducendo il tutto in possibili evoluzioni meteorologiche, dopo il periodo prossimo che si annuncia termicamente dolce ed atmosfericamente moderatamente instabile, con locali forti fenomeni sulle nostre regioni (specie quelle del Centro Nord, versante Adriatico), si potrebbe profilare un finale del mese all’insegna di ulteriore fresco e instabilità.
Può sembrare un’ipotesi alquanto azzardata, e magari si dimostrerà tale, ma a ben vedere vi sono degli indizi che ci pilotano in tale direzione. La causa è da ricercare nei movimenti delle due suddette figure di alta pressione. Stando infatti a quanto abbiamo pocanzi scritto, potrebbe venire a formarsi un corridoio tra le due figure anticicloniche.
Tale corridoio, caratterizzato da una sorta di palude barica o meglio “terra di nessuno”, potrebbe esser preso d’assalto dalle truppe fresche ed instabili provenienti dal Nord Atlantico ed associate ad un redivivo Vortice Polare (non certo attivo come nel semestre invernale) o meglio, del Vortice Canadese.
La traiettoria, se mai dovesse formarsi, sarebbe determinante nello stabilire gli effetti meteorologici su buona parte dell’Europa Centro Settentrionale e poi sul bacino del Mediterraneo. Sappiamo infatti che la prevalenza di correnti settentrionali lascia a secco le regioni del Nordovest, mentre porta instabilità e venti più freschi in direzione del Nordest e delle regioni del Centro Sud.
In parole semplici il corridoio potrebbe rivelarsi come la via preferenziale per una nuova possente ondulazione delle correnti d’alta quota (o scambi meridiani che dir si voglia) il cui cavo avrebbe come obbiettivo principale proprio la nostra assolata Penisola.
In conclusione
Abbiamo portato avanti una tesi che va al di la del normale tempo previsionale, quello che ci consente di evitare magari magre figure. Ma l’osservazione quotidiana dei movimenti delle principali figure bariche ci deve portare a prendere dei rischi, anche perché sappiamo bene come la meteorologia non sia mai una scienza esatta. Intanto diamo per certo che fino alla metà del mese non ci sarà nessuna ondata di caldo anomalo, con temperature che resteranno sostanzialmente in media (in qualche caso potrebbero andar sotto) e frequenti occasioni per episodi di instabilità. Localmente anche forti. Il proseguo ci dirà se il mese di luglio avrà voglia di realizzare le prospettive da noi disegnate o se, non ci sarebbe nulla di strano, avrà intenzione di riportare l’estate, quella vera, sul nostro Stivale.