Taluni hanno male interpretato il significato di queste previsioni, che com’è noto sono sperimentali come tutte quelle degli altri Centri che le diffondono.
La calura e la siccità saranno marcate sull’Italia, le regioni balcaniche, sino al Mar Nero e l’Anatolia. Ma tutto il Vecchio Continente, eccetto le Isole Britanniche, avranno tempo più caldo e secco della media.
Le tracce di una rilevante impronta dell’alta pressione nord africana si potevano osservare già ad aprile, quando evidenziammo l’anomalia termica che si concretizzava sulle regioni del Nord Africa, varie del Mar Mediterraneo e su tutta la Penisola Iberica.
Esternai a più riprese la mia “impressione” che nei fatti appare confermata: gran parte della Primavera e la prima parte dell’Estate sono state influenzate da masse d’aria nord africane.
E secondo il MetOffice l’influenza dell’alta pressione nord africana sarà una costante per il resto dell’estate, con clima secco e caldo per l’Italia.
E così torna sovente il paragone con il 2003, ma a mio modesto avviso, il trend secco e caldo del 2006 per talune regioni appare anche maggiore.
Il Sud Italia e le Isole Maggiori hanno veduto ricorrenti ondate di calore nord africano più spesso del 2003. Il mese di giugno 2006 è stato per quasi tutta Italia più asciutto del 2003. In Iberia il calore primaverile era marcato, ma attualmente si viene riducendo.
I riferimenti con il passato sono da intendere in una prospettiva sommaria, e mai con il dettaglio. Ciò che sorprende è il rinnovarsi a così breve distanza di estati calde ed asciutte, ma ciò è normale nel contesto climatico globale che ci propone temperatura in aumento.
Un appunto sulla pioggia attesa per l’Europa dal MetOffice: umido e piovoso sulle Isole Britanniche, parte della Scandinavia e Russia europea.
Piovoso, ma appena oltre la media su parte della Francia atlantica e l’Europa centrale. Pioggia nella media su Svizzera, Baviera e Stiria (Austria). Più secco altrove, anzi, secchissimo sulla Penisola italiane e Isole.
Infine, la mappa elaborata e diffusa dal MetOffice disegna con il colore arancione la figura tipica dell’anticiclone nord africano degli ultimi tempi.
Insomma, le notizie sono pessime, tuttavia le previsioni stagionali e le impressioni hanno un valore relativo, ad agosto senza essere annunciato si potrebbe realizzare un cambio di tendenza come accadde l’anno scorso.