E’ piuttosto raro osservare valori di temperatura di 2-3°C sotto lo zero ad 850 hPa agli inizi di Luglio, eppure è quanto sta succedendo alle alti latitudini della Russia europea.
Questa mattina, infatti, dal radiosondaggio di Pechora, appena ad ovest degli Urali, notiamo un valore termico di -3°C a 1450 metri di altezza, con forti venti da Nord nord est (circa 40 nodi), ma anche le stazioni limitrofe segnalano comunque temperature di -2°C (Syktyvkar), oppure di 0°C (Kirov), sempre alla medesima altezza, e con venti sostenuti dai quadranti settentrionali.
Tali venti hanno abbassato le temperature lungo tutta la Russia, fino ai confini del Mar d’Azov, ove anche la stazione di radiosondaggi di Rostov misura appena +4°C a 1512 metri di quota.
La causa di questa ondata di freddo fuori stagione sta nella formazione di un blocco anticiclonico centrato sul Mar Baltico, il quale, se sul suo lato occidentale favorisce la permanenza di aria calda sulla Penisola Scandinava (la stazione svedese di Sundsvall misura +12°C a 1596 metri di quota), su quello orientale permette un intenso afflusso di aria fredda diretto dal Polo verso le basse latitudini dell’Est europeo.
Tale aria fredda ed instabile raggiunge attualmente il nostro Meridione.
Da notare che le anomalie termiche superficiali di ieri, nella zona compresa tra gli Urali ed il Mar Nero, hanno raggiunto valori negativi anche di 10-15°C, un vero e proprio anticipo della stagione autunnale!