Quanto stiamo per presentare rappresenta una linea di tendenza alla luce degli aggiornamenti modellistica che da circa 48 ore stanno mostrando un ritorno di condizioni prettamente invernali su gran parte dell’Europa. Con ciò non vogliamo assolutamente affermare che la nostra Penisola verrà interessata da un’acuta fase di freddo, tuttavia è innegabile che molti elementi convergano in tale direzione. Capiamo il perché.
L’evoluzione generale
La settimana appena iniziata segnerà un miglioramento delle condizioni meteorologiche sulla nostra Penisola, dopo una fase di maltempo che da giorni interessa il Nord, ora il Centro Sud. Miglioramento dovuto all’espansione dell’alta delle Azzorre verso il Mediterraneo, mentre tra la Scandinavia e la Russia europea è possibile osservare il posizionamento di un nuovo nucleo di aria artico-continentale.
Avremo pertanto una nuova fase di puro stampo invernale su gran parte dell’Europa orientale, mentre sul finire della settimana pare che l’anticiclone oceanico possa spingere in senso meridiano, in direzione delle Isole Britanniche. Movimento aiutato da un cavo d’onda che si porterà verso Sud in pieno Oceano Atlantico, mentre il nucleo gelido Russo sembra pronto ad allungarsi verso Sudovest.
Il tempo previsto in Europa e sull’Italia
Uno scenario che sembra ricalcare quanto accaduto circa dieci giorni or sono, tuttavia con sostanziali differenze. L’elemento che potrebbe difatti giocare un ruolo fondamentale nello sviluppo della dinamica che andremo ad analizzare, è l’indebolimento deciso del Vortice Canadese, capace di sconvolgere un disegno passato che avrebbe portato tutta la nostra Penisola all’interno di una cruda fase invernale.
Mancando pertanto tale azione di disturbo, pare che l’alta pressione delle Azzorre abbia campo libero per una rimonta meridiana e successivo piegamento dell’asse anticiclonico verso Nordest, con discesa del nucleo Russo sul suo bordo orientale. In circostanze simili riteniamo che la componente occidentale dell’evoluzione in fase di delineamento possa venire a mancare (per intenderci, un movimento del nucleo freddo verso Ovest tale da riportare il freddo sulla Penisola Iberica), mentre appare più probabile un coinvolgimento o del Centro Europa, compreso il Mediterraneo centrale, o dei Balcani e nuovamente di Grecia e Turchia.
Tuttavia pare che deboli infiltrazioni di aria umida nel corso dei prossimi giorni, possano fungere da calamita in seno al Mediterraneo, del nucleo gelido in discesa dalla Russia europea. Una dinamica tutta da seguire e che non esiteremo ad aggiornare nel corso dei prossimi giorni.
In conclusione
Dato lo stravolgimento che caratterizzò la scorsa ondata di freddo, pare quanto mai opportuno utilizzare il condizionale. Trattandosi, come spesso rimarchiamo, di linea di tendenza generale, vi sono ancora degli elementi che potrebbero portare a cambi di rotta improvvisi, anche se stavolta pare che l’indebolimento del Vortice Canadese possa giocare a favore (o sfavore, a seconda dei punti di vista) del Mediterraneo Centrale.