Giornata interlocutoria sulla nostra Penisola, a seguito del prolungato guasto meteorologico nei giorni scorsi che ha sancito la brusca chiusura della precedente fase di stampo tipicamente estivo. La circolazione depressionaria a carattere freddo si è ulteriormente spostata verso est, raggiungendo buona parte dell’Europa Orientale.
Gli ultimi impulsi nuvolosi hanno quest’oggi coinvolto le zone più meridionali adriatiche ed i versanti ionici della Calabria e della Sicilia, ma non più in grado di dar luogo a fenomeni significativi. Tale residua nuvolosità segue la sostenuta circolazione di venti settentrionali, che hanno ulteriormente rinvigorito il calo termico già in precedenza avvenuto.
Il sole che ha riconquistato gran parte delle altre regioni resta associato ad un clima relativamente fresco. L’eredità lasciata dalla sferzata di correnti settentrionali si è fatta sentire durante la scorsa notte, con valori minimi scesi parecchio nelle zone del Centro-Nord particolarmente esposte all’inversione termica.
L’attenuazione del vento è stata alla base del tracollo dei valori termici su alcune zone, in particolare quelle vallive. Spiccano decisamente i -0,2°C di Tarvisio (UD) ed i +5,1°C di Ronchi Legionari, zone tuttavia fra le più coinvolte dall’afflusso d’aria freddo. Da notare anche i soli +5,4°C su Arezzo, in Toscana.
Clima molto freddo nella notte anche su alcune vallate interne liguri e dell’alessandrino, ove si sono sfiorate gelate a quote di bassa collina in alcune stazioni meteo regionali. Valori in forte ribasso, con minime al di sotto dei 5 gradi, persino su alcune aree interne della Sardegna, complici i cieli sereni e le calme di vento.
Il sole, che ha contraddistinto le ore diurne, ha poi facilitato la risalita termica, amplificando l’escursione termica fra giorno e notte. I valori più alti, ristretti alle Isole Maggiori, non hanno tuttavia superato i 27-28 gradi. Vi sono state delle flessioni termiche rispetto a ieri, come già anticipato, quando si sono toccate punte di 30 gradi sul catanese.
L’occhio attento del Satellite mostra l’avanzamento di modeste frange nuvolose da ovest, provenienti dall’immediato entroterra nord-africano. Si tratta di nuvolosità annessa ad aria più umida sub-tropicale oceanica, messa in moto da una circolazione ciclonica in quota nei pressi della Penisola Iberica. Queste masse d’aria risalgono poi in seno ad un modesto promontorio sub-tropicale che, dalle Isole Baleari, si è portato verso i bacini occidentali italiani.
La nuvolosità presente è la dimostrazione di una scarsa tenuta di questo flebile promontorio altopressorio, che non tarderà a cedere sotto il peso del nuovo peggioramento atteso a partire da domani, sotto l’impeto di un nuovo nucleo instabile, proveniente dalla Manica, che andrà ad interagire rapidamente con la circolazione più fredda di natura balcanica.
Torneranno a ricrearsi le condizioni per un’evoluzione depressionaria attorno ai nostri mari, stavolta più rapida, ma non per questo meno incline a provocare fenomeni localmente di forte entità. D’altronde la persistente circolazione fredda orientale, una prospettiva da considerare anche sul medio-lungo periodo, sarà una garanzia d’importanti contrasti termici.