Il sussulto Atlantico:
prima di cedere lo scettro all’Artico, avrà modo di salutarci con l’ennesima – ma stavolta ben più intensa – perturbazione. Arriverà venerdì e sarà accompagnata da venti davvero intensi. Sarà bene munirsi di giacche a vento perché su alcune zone d’Italia avremo una vera e propria burrasca. Nelle coste Liguri, Toscane e della Sardegna settentrionale potrebbero verificarsi delle mareggiate. I mari agitati, o anche grossi, causeranno non pochi problemi nei collegamenti marittimi.
L’Inverno suona la carica:
diciamo la verità. Appena una settimana fa era soltanto un’ipotesi. Ora, invece, è divenuta certezza. I più autorevoli Modelli di previsione indicano la discesa di un’ampia saccatura Artica e il suo parziale sfondamento nel Mediterraneo centro orientale.
Il cambio di circolazione:
ma perché cambierà l’impianto circolatorio? Senza addentrarci in particolari contemplanti specifici indici climatici, possiamo dirvi che il Vortice Polare (l’enorme area ciclonica che sta strapazzando il Nord Europa) verrà costretto a rallentare da una pulsazione di calore che avrà origine nel lontano Pacifico. In tal modo, dopo tantissimo tempo, l’Anticiclone delle Azzorre avrà modo di provare a distendersi verso nord causando la succitata irruzione fredda.
Quanto durerà il freddo?:
Diciamo che potrebbe tenerci compagnia per tutta la settimana Natalizia. L’Alta delle Azzorre, infatti, potrebbe estendersi verso est, pescando in tal modo altra aria fredda dall’Europa orientale. L’ipotesi che citammo nell’editoriale precedente, ovvero la proiezione verso l’Alta Siberiana, non è del tutto tramontana. Tant’è che su alcune proiezioni modellistiche si può notare la retrogressione di un nucleo d’aria gelida verso le regioni Meridionali.
L’Inverno sembra potersi affermare:
l’altra ipotesi, quella del ritorno anticiclonico e successivamente delle perturbazioni atlantiche, sembra perdere punti. Anche se dovesse tornare l’Alta Pressione, il Vortice Polare potrebbe non avere più la forza necessaria per ripristinare correnti zonali (da ovest verso est) così intense come le attuali. Anzi, potrebbe reiterarsi la spinta verso nord dell’Anticiclone delle Azzorre e verso fine anno potrebbe tornare a far davvero freddo.
Focus: evoluzione sino al 27 dicembre 2011
La seconda parte settimanale, lo si era detto, sarà condizionata da un’estrema dinamicità. Anzitutto avremo il sussulto dell’Atlantico, che tra giovedì e venerdì invierà altre perturbazioni. La più intensa transiterà venerdì e sarà accompagnata da fortissimi venti. Localmente da una vera e propria burrasca nelle regioni più esposte. Dopodiché arriverà il freddo. Fin da sabato, infatti, i venti ruoteranno da NW e traspoteranno masse d’aria fredda di natura Artica. Potrebbe scavarsi un minimo di pressione, grosso modo sul Tirreno Centro Meridionale, che andrebbe a causare un peggioramento di chiaro stampo invernale sulle regioni Centro Meridionali. L’abbassamento delle temperature dovrebbe portare la neve a quote localmente collinari.
La settimana Natalizia potrebbe essere condizionata dal freddo persistente. Ma mentre nelle regioni Settentrionali potrebbe riaffacciarsi una propaggine anticiclonica, al Sud non è escluso che possa giungere un nucleo d’aria fredda con ancora nevicate a bassa quota.
Evoluzione sino al 01 gennaio 2012
Per fine anno puntiamo sul ritorno, graduale, del freddo. Che poi, se davvero la settimana Natalizia continuerà su quella lunghezza d’onda, si tratta non di un ritorno bensì di una prosecuzione.
In conclusione.
L’ipotesi Atlantica, lo rammentiamo, non è del tutto escludibile. Tuttavia, rispetto a qualche giorno fa, le dinamiche lasciano ben sperare per un avvio dell’Inverno in grande stile.