Da quanto ci occupiamo di ricerca meteo di eventi estremi, non era mai avvenuto di riscontrarne così numerosi come è avvenuto questa Estate.
Il settore di ricerca che si occupa di tempeste, grandine e nubifragi, ha rilevato nelle ultime 48 ore super temporali in Europa centrale, laddove in settembre il meteo estremo dai connotati estivi si dovrebbe essere placato da un mesetto circa.
Ma l’Estate 2018 non vuole finire.
Quello descritto non è un evento isolato; è tutta l’Estate che osserviamo temporali tropicali soprattutto in Spagna, in una terra che nella calda stagione dovrebbe vedere soprattutto la siccità. Eppure, e ne parlano ampiamente i ricercatori locali, oltre che i media e le associazioni di agricoltori, l’Estate 2018 è tra le più temporalesche degli ultimi decenni, con nubifragi, alluvioni lampo e soprattutto tante, tantissime grandinate devastanti.
La grandine non solo danneggia i raccolti nelle campagne, ma le grandinate avvenute più volte in molte lande spagnole, hanno distrutto totalmente il raccolto. E di queste sono state molte decine le grandinate con chicchi di grandine oltre i 5 centimetri di diametro. Sono le grandinate che sfondano i vetri delle auto, per intenderci.
Da alcuni giorni osserviamo una situazione temporalesca ormai semi-stazionaria nel sud est della Spagna, che si allarga verso le Isole Baleari, da dove a tratti sfugge qualche nucleo temporalesco che investe la Sardegna, e giunge fino al Lazio.
Sono temporali similari a quelli che si osservano nelle regioni a clima tropicale, che scaraventano in poche decine di minuti anche 50 millimetri di pioggia.
E di temporali del genere ne abbiamo visto anche in Italia, e a volte sono quasi imprevedibili. Ed è quello che osserveremo oggi ed anche nei prossimi giorni, assieme all’ondata d calore che proseguirà in quella che ormai non è più vera estate, ma un ibrido tra caldo autunno ed un fine estate.
Il rischio di forti temporali è reale. Si formano laddove non te lo aspetti, buttano giù una quantità ingente di pioggia, poi tornano il sereno e l’afa che c’era qualche ora prima.
Le cause sono abbastanza note e sono definire come instabilità atmosferica latente.
Per semplificare, l’aria calda cede temporaneamente in quota all’aria più fresca che sfonda rapida verso il basso e innalza con venti furiosi l’aria calda e umida in alta quota, e l’umidità si condensa in nubi del temporale.
È un processo molto rapido, così che il temporale può avere vita di circa 20 minuti, e finire lì, oppure rigenerarsi e proseguire, oppure attenuandosi durante il percorso e riformandosi a poca distanza sempre violentissimo.
Questa situazione innesca temporali intensi, imprevedibili, laddove comunque è presente una condizione meteo nota come instabilità atmosferica.