L’organizzazione ciclonica atlantica è da manuale. Un canale depressionario attivo dalla zona islandesegroenlandese, con minimi a 976 e 994 hPa, si è incuneato verso sud, andando a conquistare il settore britannico dove nel Canale della Manica si trova un nuovo minimo a 978 hPa e fin sul Golfo del Leone dove si è scavato un altro minimo a 984 hPa. Ma il fulcro della bassa pressione mediterranea si trova in queste ore proprio sull’Italia, dove dal Piemonte alle Marche, passando per Liguria, Emilia-Romagna e Toscana, si trova un’ampia zona dove si registrano 978 hPa.
L’alta pressione azzorriana (1041 hPa) si scontra con questa possente saccatura ciclonica sopra i cieli atlantici fino a coinvolgere le coste iberiche occidentali. Ad oriente, invece, la sua cugina russa (1026 hPa) è ancora troppo lontana per far sentire la sua presenza.
La Penisola Italica ed il settore Balcanico-ellenico risentono maggiormente di queste infiltrazioni occidentali. I venti di scirocco stanno spingendo la depressione meridionale a 983 hPa verso la Grecia, sovrastando tutta la costa adriatica orientale ed allontanandosi dall’Italia, lasciando, così, campo libero ai prorompenti venti occidentali attori di un calo termico sul nostro Paese.
Nubi basse e cariche di pioggia sovrastano tutta l’Italia ed il settore adriatico. Piogge costanti e spesso temporalesche pervadono su tutto lo Stivale.
Sui Balcani, oggi completamente offuscati da dense nubi, si riversano copiose piogge ed ancora venti miti, aumentando l’umidità.
La carica fredda nordatlantica è ancora ben visibile in pieno Oceano. Le nubi gelide spinte dai venti incessanti marittimi polari rinfrescano le coste occidentali continentali impattando contro le superfici atmosferiche ancora miti in prossimità del cuore spagnolo e della Costa Azzurra.
Nubi diffuse anche sul resto del Continente, ma, eccetto un leggero abbassamento delle temperature, non si registrano eventi piovosi confrontabili con quelli mediterranei.