Tutto è accaduto in poche ore tra il pomeriggio e la tarda serata di venerdì 19 ottobre, quando i sismografi in dotazione all’Osservatorio Vesuviano hanno iniziato a registrare un nuovo sciame sismico con epicentro sul Vesuvio.
Si è trattato di ben 41 scosse, ma tutte di magnitudo molto bassa se si considera che l’evento sismico maggiore non è comunque andato oltre il valore di 1.1 della scala Richter. Le varie scosse sono state concentrate nell’area craterica del vulcano.
Chiaramente tutti i mini terremoti in serie non sono stati minimamente percepito dalla popolazione, anche se si è diffusa un po’ di agitazione dopo che la notizia si è sparsa sui social. Ad essere maggiormente preoccupati i residenti della zona rossa, quella dei 18 comuni maggiormente alle pendici del Vesuvio.
Nessun allarmismo in merito alle scosse, che sono pur sempre il segnale di un vulcano certamente vispo. Si tratta della sismicità base del Vesuvio e per questo gli esperti rassicurano e indicano che non vi è alcun allarme, visto che non sono state registrate variazioni geochimiche e geofisiche.
In merito alla situazione complessiva del Vesuvio, la direttrice dell’Osservatorio Vesuviano Prof.ssa Bianco ha segnalato l’osservazione di un abbassamento, per dirla in termini non tecnici, pari a circa 5-6 centimetri dal 2012 a oggi. Ciò potrebbe significare che una massa vulcanica con magma si muove in questa direzione.