Una massa d’aria molto fredda si sta tuffando sull’Europa Centro-Orientale, a seguito di un cambio circolatorio imponente con i massimi di pressione in posizionamento tra Mare del Nord e Scandinavia, mentre sul Mediterraneo si osserva un progressivo cedimento dell’anticiclone.
Queste correnti rigide accompagnando l’affondo di una saccatura, che avrà modo di richiamare ulteriore aria ancor più gelida proveniente addirittura dalla Russia settentrionale. Intanto, sulla Penisola Iberica si sta intensificando una depressione atlantica, che sta facendo giungere infiltrazioni instabili sul Mediterraneo.
L’Italia risulta quindi sottoposta ad un duplice attacco da est e da ovest, tanto che sarà terreno di scontro fra le due masse d’aria così diverse, anche se poi la nostra Penisola verrà investita in pieno dall’irruzione gelida proveniente dai Balcani.
L’assalto del freddo artico e poi russo inizierà già nelle prossime 24 ore, a partire dalle regioni di Nord-Est, con un generale peggioramento che andrà ad interessare diverse zone della Penisola. Vediamo nel dettaglio l’evoluzione meteo attesa per domani, domenica 22 marzo.
Per effetto dell’approssimarsi del freddo da est, avremo fin da subito nuvolosità consistente su parte del Settentrione, con precipitazioni in intensificazione su Alpi, aree pedemontane e Basso Piemonte. La quota neve calerà progressivamente fino in collina, sebbene con attenuazione serale dei fenomeni da est.
Saranno proprio le ore serali a rappresentare il momento in cui entrerà in grande stile l’aria fredda, sospinta da venti di Bora e Grecale in generale rinforzo al Nord e parte del Centro Italia, con possibili raffiche anche oltre i 100 km/h sul Golfo di Trieste.
Ci sarà tempo imbronciato anche tra Isole Maggiori, estremo Sud e regioni del Basso Tirreno, per via dell’azione più temperata ed umida atlantica. Piogge sono attese soprattutto in Sicilia. Ci sarà quindi un generale deterioramento meteo, per via dei contrasti derivanti dal contatto di masse d’aria eterogenee.
Qualche nota d’instabilità si avrà anche sulle regioni centrali, specie lungo la dorsale appenninica e zone limitrofe, in particolare dei versanti adriatici, dove ci sarà maggiore probabilità di acquazzoni. Atteso anche qualche fiocco di neve oltre i 1000-1200 metri.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.
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