Le temperature delle acque superficiali del Mar Mediterraneo rappresentano, soprattutto durante la stagione estiva, un argomento estremamente “caldo”. L’energia termica accumulata nei mari circostanti la nostra amata Italia può scatenare fenomeni violenti, soprattutto quando eventuali anomalie si protraggono nel tempo.
Come ben sappiamo durante i mesi di gennaio e febbraio le temperature dell’aria sono state costantemente – o quasi – superiori alle medie climatiche di riferimento. In particolare a febbraio, tant’è che su gran parte d’Europa è stato un mese insolitamente primaverile.
Il Mediterraneo, c’era da aspettarselo, ha fatto registrare un rapido rialzo delle temperature superficiali e la conferma ci arriva dalla mappa delle anomalie termiche mensili di febbraio. Per quella di marzo dovremo attendere che si concluda il mese e se le attuali proiezioni invernali dovessero realizzarsi è probabile che anche i nostri mari possano tornare su valori normali.
Febbraio quindi, il mese che noi come tanti altri abbiamo definito primaverile. Non fatevi trarre in inganno dalla mappa, se date un’occhiata alla scala colorimetrica vi renderete conto che la “normalità termica” dovrebbe proporci un Mar Mediterraneo colorato di bianco. Invece no, si notano decisamente di più le varie sfumature dell’ocra.
Tali sfumature corrispondono ad anomalie comprese tra 0,5 e 2°C. Le più alte venivano registrate su alto e medio Adriatico, negli altri tratti di mari dello stivale oscillavano tra 0,5 e 1°C. Potrebbe sembrare poco, ma non lo è. Ricordiamoci che la quantità di calore accumulata in superficie tende a propagarsi lentamente in profondità. Ragion per cui 1-2°C sono tanti.
E’ per questo motivo che l’arrivo del freddo potrebbe in qualche modo esacerbare i fenomeni, perché i contrasti termici derivanti dal passaggio dell’aria fredda sulla superficie del Mediterraneo potrebbero dar luogo a precipitazioni localmente violente. Quindi anche a temporali nevosi. Su quali regioni? Questo lo vedremo, considerando però che il freddo verrà da est l’Adriatico – che tra l’altro è più mite anche in questo momento – potrebbe produrre forti nevicate.