Attualmente si parla di maltempo, di un autentico ribaltone meteo che vede ben altre condizioni rispetto a quelle osservabili sino a qualche giorno fa.
Si è sempre scritto e ripetuto che stiamo vivendo una primavera estremamente dinamica, una primavera che non si vedeva da tempo. Diciamo una cosa: è una primavera sostanzialmente normale. Avevamo fatto l’abitudine a frequenti periodi anticiclonici, fin da marzo. Avevamo fatto il callo a ondate di caldo premature e la scorsa settimana abbiamo rivissuto qualcosa di simile. Le temperature registrate, decisamente superiori alle medie stagionali, erano temperature tipiche di giugno. Non certo di aprile.
Tali valori, lo sapevamo, avrebbero creato i presupposti per consistenti peggioramenti meteo in presenza di sbuffi d’aria fresca o ancor peggio di vere e proprie perturbazioni. Beh, quanto sta accadendo attualmente conferma i nostri timori e conferma che certe dinamiche sono relativamente semplici di ipotizzare. La domanda che ci stiamo e ci state ponendo è la seguente: che accadrà dopo?
Ovviamente non possiamo non fare riferimento ai modelli matematici di previsione e tali strumenti suggeriscono una ricucitura anticiclonica con conseguente miglioramento delle condizioni meteo. Occhio però, perché rispetto a qualche giorno fa non sembra essere un miglioramento così consistente e duraturo. Tutt’altro. Certo tornerà il sole, certo saliranno le temperature e potrebbero ripresentarsi valori termici d’inizio estate, ma si dovrà prestare attenzione a nuovi inserimenti perturbati tra Penisola Iberica e Nord Africa, così come si dovrà prestare particolare attenzione a eventuali inserimenti perturbati da nord.
L’Alta Pressione potrebbe subire nuovi attacchi, presumibilmente già prima di metà mese. Vedremo se andranno in porto oppure no, certo è che al momento non s’intravede ancora quella stabilizzazione duratura che aprirebbe le porte all’arrivo dell’estate.