I lettori lombardi (e nella fattispecie della Lombardia occidentale) si saranno sicuramente accordi del clima caldo di ieri: una fase meteo molto mite ha interessato (e sta tuttora interessando) il Nordovest italiano, grazie a una struttura di alta pressione sub-tropicale coi massimi a ovest del Paese.
Nella giornata di ieri, però, la Lombardia si trovava sul ramo discendente del grosso anticiclone, grazie a cui è nato un locale effetto fohn: come anticipato già QUI (“link evento meteo”), è stato un fenomeno locale e passeggero, già oggi e soprattutto nei prossimi giorni torna l’inverno pieno, ma ciò non toglie che si siano perfino toccato 20°C qua e là in Lombardia.
La mappa mostra le massime sulla Lombardia occidentale: valori tipici di marzo-aprile.
Questo è un esempio di estremizzazione meteo? Si e no, nel senso che il fohn è un fenomeno sempre esistito, ma il problema è la massa d’aria in origine (già di per sé mite) e la frequenza con cui queste sinottiche si ripresentano: si legga a tal proposito la mitezza estrema dello scorso 24 ottobre (“caldo improvviso, come mai”).