La situazione meteo nel Mediterraneo centrale è influenzata dalla presenza di un’area ciclonica con minimo ad est della Sardegna.
Gran parte delle previsioni dei Centri Meteo, gli scorsi giorni prospettavano la formazione di una struttura ciclonica simil tropicale, ma il vortice ciclonico è in stallo, non si è trasformato in TLC, ovvero ciclone mediterraneo.
Per intenderci, non c’è alcun ciclone mediterraneo, ma un’area di bassa pressione che genera aree piovose e temporalesche anche di forte intensità.
Questi fenomeni hanno una scarsa predicibilità, come d’altronde lo sono i ben più sorvegliati e monitorati cugini maggiori: gli uragani tropicali ed i tifoni.
Tuttavia, permane in molte aree d’Italia vicine all’area ciclonica, lo stato di allerta meteo ufficiale, e diffusa dalle autorità preposte, per la possibilità di temporali localmente molto intensi, anche con forti colpi di vento.
L’osservazione Meteosat di stamattina rileva la nascita di numerose masse di cumulonembi, mentre l’attività elettrica associata ai temporali, è scarsa. Inoltre, in Sardegna dove i fenomeni avrebbero dovuto essere di maggior rilevanza, non ci temporali, ma piogge nei settori tirrenici. In Sardegna, la stazione meteo con le maggiori piogge risulta essere quella di Posata, con circa 112 millimetri in 3 giorni.
Nella giornata di ieri, intensi temporali si sono abbattuti in varie località, tra cui Roma. Ma i maggiori hanno interessato la Tunisia, con poderosi nubifragi e grandine.
La domanda che sovviene è come sia possibile annunciare così diffusamente la formazione di un ciclone mediterraneo e poi sbagliare la previsione?
Come sempre rammentiamo che la previsione meteo è il tempo che farà, indica una stima. Inoltre, ci sono vari livelli di affidabilità di previsione che sono correlati alla distanza temporale, al microclima e soprattutto alla previsione di specifici fenomeni atmosferici, alcuni di questi è insidioso prevederli, tra cui i cicloni mediterranei.
D’inverno ci ritroveremo con le difficoltà di previsione delle rotte delle ondate di freddo, ma ancor prima, nell’ormai imminente Autunno, nella previsione dei nubifragi e delle ancor più insidiose alluvioni lampo.
La previsione meteo ha dei limiti: essa indica la possibilità del tempo che farà, e ciò comunque rispetta la vocazione di questa scienza che è anche quella di stimare cosa succederà, ma sia inteso, la previsione meteo non è mai una certezza.