Simile al Suomi-NPP in funzionalità, ma più avanzato, il JPSS-1 rappresenterà una nuova generazione di satelliti meteorologici frutto della collaborazione tra NOAA e NASA. Si tratta di uno strumento che aiuterà a prevedere eventi climatici avversi (inclusi gli uragani), prima che si verifichino.
La Joint System Polar Satellite 1 (JPSS-1) ha raggiunto la base del “Vandenberg” Air Force in California lo scorso 1° settembre 2017, laddove si sta preparando il lancio previsto a novembre. Il JPSS-1 raggiungerà l’orbita ad un’altitudine di 512 miglia (824 km) dalla superficie della terra. Una volta che giungerà in orbita si chiamerà NOAA-20.
Le capacità dei sensori montati sul JPSS-1 sono simili a quelle del suo predecessore Suomi NPP: l’Advanced Technology Microwave Probe (ATMS), costruita da Northrop Grumman; la sonda Infrared Cross-track (CRIS), costruita da Harris; il rilevatore di ozono e Profiler Suite-Nadir (OMPS-N), costruito da Ball Aerospace; la rilevazione della copertura nuvolosa e il sistema per monitorare la radiazione (CERES), costruito da Northrop Grumman; il radiometro visibile a raggi infrarossi (VIIRS), costruito da Raytheon.
Il JPSS soddisfa i requisiti della NOAA per una completa radiometria multispettrale e per la raccolta di altri dati meteorologici e oceanografici attraverso il telerilevamento di terra, mare e atmosfera. Questi dati permettono di monitorare continuamente la Terra per comprendere e prevedere al meglio i cambiamenti del clima e degli oceani.