La formazione di un alta termica secondaria sulla Boemia di 1035hPa in fusione con una potente alta sull’Inghilterra di 1040 hPa, pilotò nuovi impulsi gelidi sulle nostre regioni adriatiche (-40°C a 500 hPa) che ebbero il loro massimo il giorno 7 Febbraio, quando dopo una giornata di neve su tutto il settore adriatico, un potente nucleo gelido in quota con geopotenziali bassissimi colpì le regioni meridionali.
Bufere e temperature gelide dominavano tutto lo stivale con particolare intensità sulla Puglia e sulle regioni adriatiche. Il gelo e la neve flagellarono le regioni meridionali italiane anche il giorno successivo con una isoterma -10°C a 850hPa che arrivava fin sulla Calabria settentrionale e una -5°C che conquistava l’intera Tunisia.
7 febbraio: il nucleo freddo in quota (500 hPa) irrompe sull’Adriatico.
Il giorno 9 un nuova imponente risalita dell’anticiclone delle Azzorre verso il Polo nord convogliò aria artica questa volta verso la Francia, con l’attivazione di un minimo depressionario mediterraneo fra la Corsica e la Toscana che provocò intense nevicate a Roma e su tutto il centrosud con correnti in quota meridionali, caso raro per il meridione d’Italia.
9 febbraio: il minimo pressorio a 850 hPa sull’Italia centro-settentrionale e le isoterme molto basse oltralpe.
La grande nevicata, aveva così regalato il grande finale alle regioni meridionali, mentre serbava ancora grosse sorprese per il nord.
Continua…
Pubblicato da Fiorentino Marco Lubelli
La formazione di un alta termica secondaria sulla Boemia di 1035hPa in fusione con una potente alta sull’Inghilterra di 1040 hPa, pilotò nuovi impulsi gelidi sulle nostre regioni adriatiche (-40°C a 500 hPa) che ebbero il loro massimo il giorno 7 Febbraio, quando dopo una giornata di neve su tutto il settore adriatico, un potente nucleo gelido in quota con geopotenziali bassissimi colpì le regioni meridionali. Bufere e temperature gelide dominavano tutto lo stivale con particolare intensità sulla Puglia e sulle regioni adriatiche. Il gelo e la neve flagellarono le regioni meridionali italiane anche il giorno successivo con una isoterma -10°C a 850hPa che arrivava fin sulla Calabria settentrionale e una -5°C che conquistava l’intera Tunisia. 7 febbraio: il nucleo freddo in quota (500 hPa) irrompe sull’Adriatico. Il giorno 9 un nuova imponente risalita dell’anticiclone delle Azzorre verso il Polo nord convogliò aria artica questa volta verso la Francia, con l’attivazione di un minimo depressionario mediterraneo fra la Corsica e la Toscana che provocò intense nevicate a Roma e su tutto il centrosud con correnti in quota meridionali, caso raro per il meridione d’Italia. 9 febbraio: il minimo pressorio a 850 hPa sull’Italia centro-settentrionale e le isoterme molto basse oltralpe. La grande nevicata, aveva così regalato il grande finale alle regioni meridionali, mentre serbava ancora grosse sorprese per il nord. Continua… Cerca per tag: meteo clima Pubblicato da Fiorentino Marco Lubelli Inizio Pagina