Anche se i valori barici (attorno ai 1018 hPa) sul Bacino del Mediterraneo non sono eccessivamente elevati, riescono lo stesso a ristagnare e a riscaldare la massa d’aria.
I lievi cali barici che circondano l’Italia (1015 hPa in Francia e 1014 hPa sui Balcani) favoriscono le sempre più insistenti infiltrazioni d’aria fresca oceanica, generando le idonee condizioni per lo sviluppo dei temporali termoconvettivi.
Sul nord Europa le depressioni bariche più eclatanti sono le solite due: quella ad ovest dell’Irlanda (985 hPa) e quella posta a nord della medesima isola (994 hPa). Le due, in evidente fase di fusione, concernono piani di realizzazione di una profonda saccatura pronta ad invadere il cuore azzorriano.
Sulla Scandinavia le oscillazioni bariche vengono bloccate energicamente dal picco continentale dei 1022 hPa, consolidato pilastro germanico.
Sempre ben visibile il vortice ciclonico atlantico. La copertura nuvolosa, che da esso si genera, viene distribuita su tutto il settore settentrionale britannico, dispiegando l’azione costante delle nubi ibride occlusive.
Una vasta copertura nuvolosa, per ora innocua segna i confini orientali del possente regno anticiclonico cerno-europeo.
Sull’Italia spiccano i piccoli agglomerati cumulonembici termoconvettivi alpini minacciando nuovi ed improvvisi temporali.
In tutta la fascia mitteleuropea e sul Mediterraneo permane la piena resistenza altopressionaria.
I geopotenziali a 500 hPa evidenziano il momentaneo refrigerio sul settore meridionale europeo favorito dall’avvento delle correnti fresche atlantiche e dal proliferare dei temporali di calore. Sull’Italia, a differenza dei giorni scorsi, i valori termici prossimi ai -10°C sono posizionati a quote inferiori ai 5800 metri di altitudine.
In Atlantico si constata la fase di crescita della saccatura. La diminuzione della temperatura in quota associata alla stretta vicinanza dei geopotenziali testimonia questo andamento.
Temperature mattutine in leggero calo. Il respiro portato dai brevi temporali è temporaneo però fondamentale dato che questi eventi temporaleschi hanno la prerogativa di formarsi nelle ore più calde della giornata.
La carta a 850 hPa mostra una situazione europea più uniforme. Le temperature minime si stanno relegando sempre più verso le latitudini artiche, mentre quelle massime trovano conforto nel bollore sahariano.
La carta delle precipitazioni convettive evidenzia il trend temporalesco odierno in Italia. I temporali di calore caratterizzano le aree di pianura e di quelle interne a ridosso dei rilievi, aree in cui sono più facili le infiltrazioni di aria fresca derivante dalle vallate alpine ed appenniniche e da fresche correnti occidentali.