Houston, Texas è sotto la tempesta tropicale Harvey (ex uragano di categoria 4), e sta vivendo una delle più grandi alluvioni degli ultimi decenni. Houston è notoriamente una città a grave rischio idrogeologico, lo prova la sua storia. A causa della nuova alluvione la situazione della grande metropoli americana è drammatica: buona parte della città è sott’acqua, sono inondate anche le città periferiche, e si calcola che circa 6 milioni di abitanti vivano una situazione ormai drammatica.
Molti cittadini, nonostante la pioggia battente, si sono rifugiati sui tetti delle case in attesa che giungano i soccorsi, semmai riuscissero a evadere le molte migliaia di richieste.
Tanti cittadini lanciano invocazioni di soccorso attraverso Twitter e altri social network. Tutto questo succede negli Stati Uniti d’America, il Paese più attrezzato nel Pianeta per le emergenze meteorologiche. Infatti questa situazione era annunciata, e la domanda che viene spontanea è come mai la città non sia stata evacuata in tempo, nonostante le previsioni meteorologiche prospettassero l’avvento di una così grave alluvione, dovuta al persistere in loco della tempesta tropicale dell’ormai ex uragano Harvey.
I programmi televisivi americani, nelle numerose interviste, oltre che nelle dichiarazioni nei giornali on line, riportano i comunicati dei responsabili della città che avevano affermato che sarebbe stato inconcepibile sgombrare una città di così grosse dimensioni in meno di 36 ore, e che tale iniziativa avrebbe comportato maggiori rischi rispetto al dover affrontare un’emergenza così grave.
In effetti, le evacuazioni bibliche dei film di Hollywood sono ben differenti dal reale.
Le autostrade attorno a Houston sono sepolte da svariati metri di acqua, le vie cittadine sono dei fiumi in piena sotto metri d’acqua, e migliaia e migliaia di auto sono state trascinate via verso i fiumi. I danni ad una delle città più importanti e popolate degli Stati Uniti d’America sono incalcolabili. Questa è una tragedia che costerà, secondo stime, quanto New Orleans. Ma qui sarà diverso, questa è una città ricchissima che appena si ritireranno le acque sarà rimessa a nuovo.
Houston ha vissuto nella sua breve storia diverse alluvioni: la città è stata fondata appena ieri, era il 28 agosto 1836 quando fu poggiata la prima pietra di quella che oggi è Houston. La città sorge nella confluenza di due importanti corsi d’acqua, che a seguito delle piogge torrenziali che sono comuni nelle tempeste tropicali, esondano allagando tutto.
La più grave alluvione che colpì Houston fu quella del 1935, ma un’altra catastrofica ci fu anche nel 1929, e poi altre. Houston negli ultimi 40 anni ha avuto ben 4 gravi inondazioni precedenti a questa.
Houston sorge dove non sarebbe dovuta essere edificata, ma ormai è qui, ed è divenuta una città moderna, un polo economico ricchissimo; il suolo e i corsi d’acqua vengono adattati per l’espansione di nuovi quartieri, nonostante il rischio di ulteriori alluvioni, e la consapevolezza che saranno allagati alla nuova alluvione. Si costruiscono quartieri in suoli dove l’acqua può salire anche di 9 metri di altezza se non oltre. Non si possono di certo preventivare l’intensità delle super tempeste tropicali del futuro.
C’è da chiedersi, come mai ciò sia pensabile, come mai succeda in un Paese dove la prevenzione è avanzatissima, con la tecnologia e l’esperienza che vengono ceduti in tutto il Pianeta come modelli di efficienza.
Ma ad Houston si continua a trasgredire le regole che eviterebbero le prossime situazioni catastrofiche.
Il Texas è terra di petrolio, è anche il Paese che più di altri appoggia i negazionisti del Global Warming, eppure le sue città sono vulnerabilissime ai cambiamenti del clima, ma ai texani, in genere non importa.
Houston è una città che attrae molti americani per motivi di lavoro. Ma di certo non si va a vivere da queste parti per il suo clima. Buona parte degli edifici della metropoli sono climatizzati perché il clima per buona parte dell’anno è caldo umido.
Secondo uno studio, Houston è la città più climatizzata del Pianeta, essendo tra le varie metropoli, tra le meno ospitali d’America, ma nonostante questo vive un boom demografico inarrestabile.
La grande alluvione del 2017 non insegnerà niente, si continuerà a costruire e Houston crescerà ancora, in attesa del prossimo uragano tropicale e della nuova super alluvione.