Hawaii. I flussi di lava continuano a far paura, minacciando aree residenziali e provocando nuove evacuazioni. La lava, che si è sprigionata dalle fessure 7 e 21, è dilagata domenica verso l’impianto geotermico del distretto di Puna.
Un pozzo è stato ostruito, mentre secondo risulta minacciato. Grazie alle misure preventive messe in campo, da nessuno dei due pozzi dovrebbe essere rilasciato alcun idrogeno solforato. L’impianto geotermico era stato fermato, con il livellamento di tutti gli 11 pozzi.
A prescindere da tutte le precauzioni prese, non ci sono precedenti di lava che abbia inghiottito una centrale elettrica geotermica. Resta quindi forte il timore che un eventuale cedimento dei pozzi possa scatenare un’esplosione, con rilascio di idrogeno solforato ed altri gas nocivi.
L’impianto in questione da 38 megawatt fornisce circa il 25 percento di energia a Big Island. Per molti anni si è dibattuto sulla decisione di collocare l’impianto così vicino ad un vulcano sempre attivo ed altamente pericoloso.
Nel frattempo, non si ferma l’avanzata del vulcano sulla grande isola delle Hawaii, con l’apertura di una nuova fessura a Leilani Estates, dove per altre famiglie residenti si è resa necessaria l’evacuazione. Sono ora in tutto 24 le fessure che si sono aperte dall’inizio dell’eruzione lo scorso 3 maggio.