L’imponente struttura depressionaria Peter a 993 hPa occupa tutta la porzione oceanica europea. In discesa dalle latitudini groenlandesi, si scontra con il settore settentrionale dell’anticiclone Barbeleis a 1025 hPa sopra l’Irlanda.
Questa alta pressione, in veloce scalata e traslazione verso il cuore europeo, punta ad interrompere i rifornimenti instabili atlantici verso la porzione meridionale del fronte freddo allungato dalla Penisola Iberica all’Ungheria passando per la catena alpina già dalla giornata di ieri.
Frutto di questo attacco montano, si stabilizza sul nord Italia una leggera ondulazione barica a 1014 hPa in lento movimento verso il Triveneto.
La possanza di Barbeleis comporta una catena di spostamenti forzati: il ciclone Odin (1017 hPa) si apposta sulla Danimarca, per proseguire, durante le prossime 24 ore verso i Paesi Baltici e l’anticiclone Anja (1021 hPa) si defila sopra il Mar Nero.
L’Italia centro-meridionale si trova in balìa dell’anticiclone nordafricano sempre più padrone incontrastato dell’intero Mediterraneo.
Invece, sopra le Regioni nord-orientali si notano le nubi instabili che tentano di aggredire questo mare rovente comportando rovesci anche di carattere temporalesco e che potrebbero localmente risultare di forte intensità.
Instabilità accentuata sul settore centro-settentrionale della Penisola Iberica, con possibile formazione di Super-celle.
Piogge in avvicinamento all’Irlanda e la Gran Bretagna occidentale a causa degli scontri termici innescati tra il vigoroso fonte oceanico ed il muro anticiclonico azzorriano in azione protettiva.
Cumuli carichi di ulteriori precipitazioni piovose prolungate si allungano dalle Repubbliche Baltiche sino a Mosca.