Due fulcri di instabilità ben evidenti nell’immagine odierna. Il nord ed il sud del Continente sono alle prese con l’erosione dell’area anticiclonica; questo attacco su due fronti lascia spazio alla continuazione della volubilità meteorologica di marzo.
In Europa
Il mese di aprile si spalanca con una duplice intesa ciclonica lampante sopra i cieli continentali.
A nord lo scalpitante ciclone islandese gelido ha accusato il colpo insurrezionale anticiclonico. L’alta pressione subtropicale, unita a quella azzorriana, è riuscita a far retrocedere l’avanzata gelida delle scorse giornate sino allo stretto della Manica. E’ lì che avviene lo scontro più cruento tra le diverse masse d’aria con opposta temperatura.
Il ciclone islandese è in chiara formazione al largo della Scozia, il suo fronte si infrange contro il muro anticiclonico sui cieli londinesi scaricando la sua rabbia pluviometrica. Effetto bagnato che si propaga anche lungo le coste oceaniche francesi, in cui le nubi basse determinano piogge continue.
Schiarite diffuse invece sui Paesi Alpini e sul Gruppo di Visegrado, anche se una scia nuvolosa verticale individua la solita sciabola gelida artica.
Al largo delle coste nordafricane si distingue la struttura a spirale del ciclone mediterraneo. L’occhio ben delineato e le nubi torreggianti che lo circondano sciolgono venti forti con abbondanti piogge a carattere temporalesco e di rovescio. La sua struttura sta traslando vero le nostre regioni meridionali. La durata dei fenomeni derivanti da questa formazione in genere è limitata, si consuma tutto nell’arco di due giorni.
In Italia
Su tutte le Regioni settentrionali il cielo è sereno. Gli unici annuvolamenti si registrano sull’Arco Alpino.
Sardegna ancora sotto una nuvolosità irregolare con rovesci sparsi. Nuvolosità invece medio-alta e stratiforme sulle aree tirreniche peninsulari.
L’effetto ciclone secondario invade la Sicilia e la Calabria meridionale con precipitazioni diffuse.