Ci sarà o non ci sarà? Si che ci sarà. Poi capiremo dove e in che modo colpirà, ma al momento non sembrano esserci dubbi: a metà luglio arriverà il break.
Dovendo affidarci ai modelli matematici di previsione, quel che possiamo dirvi è che da giorni concordano nell’indicare un’irruzione d’aria fresca atlantica. Discordano, invece, sulle dinamiche d’ingresso: c’è chi propende addirittura per il transito di una “goccia fredda” (segnatamente l’americano GFS), chi invece ritiene l’Anticiclone più indomito del previsto dirottando il grosso dell’irruzione sui Balcani (tale opzione è considerata più probabile dal modello europeo ECMWF).
Quel che interessa noi, probabilmente anche voi, l’altro lato della stessa medaglia: avremo la rinfrescata? O no?
La risposta è si, l’avremo. Perché anche qualora dovesse realizzarsi l’ipotesi europea, venti settentrionali irromperebbero sulle nostre regioni e le temperature verrebbero giù come un frutto maturo dall’albero. Presumibilmente ne beneficerebbero maggiormente le regioni orientali, laddove andrebbero a scatenarsi persino i temporali.
E qualora si realizzasse l’ipotesi americana? Beh, se realmente transitasse una “goccia fredda” altro che semplice break. A quel punto si assisterebbe a un vero e proprio sconquasso con tanto di peggioramento meteo consistente. In quel caso ci si dovrebbe preoccupare un pochino perché l’entità dei fenomeni – viste le condizioni termiche attuali – potrebbe risultare davvero notevole.
A prescindere dall’una o l’altra ipotesi, prepariamoci ai botti di metà luglio.