Si trova stabilmente nell’orbita di Giove, ma viene da molto lontano poiché è originario di un altro sistema solare. L’asteroide in questione, ribattezzato 2015 BZ509, si può considerare come il primo ospite da lunga data del nostro sistema solare, ma la cui zona natia dovrebbe essere la regione di formazione stellare Ngc 604.
Tale formazione si trova ad oltre 2 milioni di anni luce dalla terra. Per ricostruire la provenienza dell’oggetto, gli astronomi che hanno effettuato la ricerca si sono basati sui dati del telescopio Lbt (Large Binocular Telescope) in Arizona e hanno utilizzato anche simulazioni informatiche.
Ad onore del vero non è la prima volta che viene individuato un corpo celeste estraneo al Sistema Solare, basti pensare al noto ‘Oumuamua. Tuttavia, il caso dell’asteroide 2015 BZ509 è diverso: non è un corpo celeste passeggero in transito, ma ha messo radici nell’orbita di Giove, forse già al momento della genesi dei pianeti.
Oltretutto segue una traiettoria retrograda, opposto a quello di quasi tutti gli altri oggetti del nostro sistema planetario. Ciò conferma che non si è formato assieme a loro ma deve essere nato attorno a un’altra stella.
I risultati della simulazione hanno messo in evidenza che 2015 BZ509 ha sempre avuto questo particolare movimento retrogrado. Gli autori del paper, quindi, hanno ipotizzato che l’asteroide non doveva trovarsi nell’antico Sistema Solare, ma che doveva essere stato prelevato da un altro sistema.
La migrazione di un asteroide da un sistema stellare ad un altro, secondo il team della ricerca, si verifica perché il Sole si è formato inizialmente in un cluster stellare molto affollato in cui ogni astro ha il suo sistema di pianeti e asteroidi, favorendo questi fenomeni migratori tra differenti sistemi stellari.