Il mese di aprile del 2019 è stato il secondo aprile più caldo di sempre. Difatti la temperatura a livello del suolo è stata di 0,6°C al di sopra della media mensile per il periodo climatico di riferimento 1981-2010 .
Dati che derivano dall’ultimo bollettino climatico mensile rilasciato dal Copernicus Climate Change Service (C3S), implementato attraverso il Centro europeo di previsioni a medio termine (CEPMPM).
I risultati complessivi sono pubblicati mensilmente e sono basati su analisi computerizzate utilizzando milioni di dati rilevati da satelliti, navi, aerei e stazioni meteorologiche in tutto il mondo.
Ecco quali sono stati i 4 elementi più importanti del clima nel mese di aprile 2019:
A livello mondiale la temperatura dell’aria come detto è stata superiore di 0,6°C rispetto alla media mensile del periodo tra il 1981 e il 2010, diventando così il secondo aprile più caldo di sempre.
Le temperature più elevate si registravano a latitudini settentrionali, in particolare in Groenlandia, nelle Svalbard, nella Nuova Zemilia e nella Siberia orientale.
In generale, le temperature erano superiori alla media su gran parte d’Europa, in particolare su un’ampia fetta dell’Europa centrale, orientale e settentrionale. Solo alcune aree continentali hanno registrato temperature inferiori alla media, come ad esempio delle zone del Canada nord-orientale e del Medio Oriente.
Un trend che chiaramente conferma il riscaldamento globale e che colloca aprile in cima alla graduatoria dei mesi di aprile non soltanto a livello europeo ma a livello globale.
Sarà a questo estremamente interessante valutare l’andamento del mese di maggio perché se è vero che in molte zone d’Europa e più in generale dell’emisfero settentrionale fa più freddo della media è altrettanto vero che in molto settori si stanno osservando frequenti rimonte anticicloniche coadiuvate da aria calda.
Quindi è importante sottolineare che talvolta la percezione climatica che abbiamo è dovuta agli accadimenti sul nostro Paese ma se poi andiamo ad allargare il campo di osservazione ci si rende conto che il trend generale è tutt’altro.