Tempesta di vento nel Mare del Nord, ma anche venti con intensità di burrasca sulla terraferma, nel Regno Unito, sabato 12 febbraio. Il vento ha raggiunto, nelle raffiche, le 56 miglia orarie a Leeds, in Inghilterra, mentre molte altre stazioni in Inghilterra e Scozia hanno superato le 50 miglia. Con il procedere della giornata, i forti venti hanno poi interessato anche Olanda e Germania, dove in molte località venti sostenuti oltre le 50 miglia orarie si sono accompagnati a piogge piuttosto intense (e a nevicate in montagna). Ad esempio a Kiel sono caduti 15 mm, il vento sostenuto ha soffiato fino a 31 nodi (36 miglia orarie), con raffiche fino a 56 nodi (64 miglia). Al Brocken, nello Harz (m 1142), 27 mm di pioggia poi di neve, vento sostenuto fino a 51 nodi e raffiche fino a 82 nodi, al Feldberg (m 1493, Schwarzwald) 22 mm di pioggia, 49 nodi massimi di vento sostenuto e 76 nodi nelle raffiche.
Il vento nordoccidentale sulle Isole Britanniche ha portato un incremento delle temperature, che hanno raggiunto valori insoliti per il mese di febbraio. Sabato 12 febbraio la temperatura a Londra è salita fino a 13,7°C, circa 6°C in più della media delle massime di febbraio (7,8°C). Le stesse correnti tiepide hanno portato in alto i termometri anche in Belgio e Olanda. Sono stati raggiunti i 12,9°C ad Anversa e i 12,8°C ad Eindhoven, per esempio.
Più a sud, Valencia, in Spagna, ha raggiunto i 22,6°C, circa 7°C più della media delle massime di febbraio. Se sulle Isole Britanniche e soprattutto sulla Europa Centrale le temperature domenica sono scese di diversi gradi, in Spagna sono ulteriormente salite, come scriviamo in un articolo di approfondimento.
Le correnti nordoccidentali dirette verso l’arco alpino provocano precipitazioni sui versanti esteri, per il ben noto effetto stau. Sabato le stesse sono state nevose solo a quote medie, appunto in considerazione dell’aria mite trasportata verso la catena, mentre domenica la quota neve si è drasticamente abbassata. Saentis, nel nord della Svizzera, a 2500 metri circa di quota, è in posizione ideale per ricevere precipitazioni abbondanti quando le correnti sono da nordovest, e infatti nelle 18 ore antecedenti le 12 GMT di domenica 13 febbraio è caduta neve per un corrispettivo in pioggia di 63 mm. La media mensile è 170 mm. Lo spessore della neve al Saentis è salito a ben 344 cm.
La perturbazione che ha portato pioggia in abbondanza nel sudovest degli USA si è spostata a est, interessando il New Mexico. Sabato 12 febbraio, 11 mm sono caduti a Albuquerque nelle 12 ore tra le 6 e le 18 GMT. Questo quantitativo coincide esattamente con la media pluviometrica di febbraio.
Piogge torrenziali e, conseguentemente, alluvioni che hanno ucciso decine di persone, lasciandone centinaia senzatetto, nel nordest della Colombia e nella regione venezuelana appena al di la del confine. Diverse decine di millimetri di pioggia sono caduti nell’area tra venerdì e sabato, facendo uscire i fiumi dagli argini e causando frane e smottamenti. Alcuni dati pluviometrici di venerdì 11 febbraio: Cucuta (Col) 88 mm, San Antonio del Tachira (Ven) 68 mm.
Cobija è una città nel nord della Bolivia, vicina al confine brasiliano, sulle colline, ultime propaggini orientali delle Ande. Intensi temporali vi hanno scaricato 82 mm tra le 12 GMT di sabato e la stessa ora di domenica e 149 mm tra le 12 di venerdì e la stessa ora di domenica. La media di febbraio è di 225 mm.
Un sistema perturbato che ha portato condizioni di blizzard nel New England (l’estremo nordest degli USA) tra giovedì e le prime ore di venerdì, ha poi colpito le province canadesi costiere (ovviamente si parla di coste atlantiche) tra venerdì e la prima parte di sabato. Venti sostenuti tra 35 e 45 miglia orarie si sono accompagnati alla neve, con oltre 30 cm caduti dal New Brunswick fino al nord di Terranova. Goose Bay, a Terranova, ha registrato oltre 35 cm di neve in sole 12 ore.
Terzo giorno, sabato, di gran caldo in Australia Occidentale con temperature salite ben oltre la soglia dei 100°F (quasi 38°C). Mundiwindi e Leinster sono arrivati rispettivamente a 41°C e quasi 43°C, superando entrambe per il terzo giorno consecutivo i 40°C.
Sabato 12 febbraio, nella gara per stabilire la località più fredda della Siberia, Verhojansk ha battuto Ojmjakon, -50,3° contro -49,3°C. Curapca si è inserita fra le due, con -50,0°C.
Se nell’estremo nord dell’India c’è stato forte maltempo, anche con freddo e neve, di recente, la maggior parte del subcontinente ha avuto temperature elevate in questi ultimi giorni, nella parte centrale del paese ben superiori ai 30-32°C attesi in febbraio. Per fare alcuni esempi di temperature massime, citiamo, sabato 12 febbraio, 34,1°C a Bhopal (a oltre 500 m, media di febbraio 26°C, record 35°C), 36,6°C a Bhubaneswar (media massime 31°C), 36,1°C a Kurnool. Domenica 13 febbraio 36,9°C a Balasore, 35,2°C ad Akola e 37,2°C a Kurnool.