Il freddo invernale comincia a farsi strada con decisione, in questa fine di settembre, sulle zone prospicienti l’Artico.
Tra le Spitzbergen e la Groenlandia notiamo infatti la presenza delle prime isoterme di -15°; -20°C ad 850 hPa, che rappresentano un evidente segnale di raffreddamento del clima a quelle latitudini.
Anche il resto delle zone polari comincia ad essere interessato da isoterme vicine ai -10°C sempre ad 850 hPa.
Per quello che riguarda il livello del mare, notiamo una bassissima temperatura minima toccata ad Alert, il “punto settentrionale” del Canada orientale.
Qui la minima di ieri, 30 Settembre, è stata di -25,7°C, ad appena 63 metri di quota, quasi equivalente a quella misurata ai 3202 metri di altezza di Summit, nel cuore della Groenlandia.
Per settembre la norma delle minime è di -10°, mentre per ottobre è di -20°C, quindi i -26°C rappresentano un freddo arrivato con grande anticipo.
Da notare anche le temperature di -15,5°C misurate ad Eureka, e di -13,2°C a Mould Bay, sempre nel Canada settentrionale.
Nelle Spitzbergen, invece, il freddo è molto più moderato, con i -5,7°C di Ny Alesund ed i -4,6°C di Hornsund.
Qui le temperature sono solo lievemente più basse del normale.
Cominciano a verificarsi i primi sotto zero anche sulla Russia, come dimostrano i -5,6°C di Vorkuta, inferiori alla norma di circa 3°C, con massima di appena +0,7°C.
Prime gelate si stanno verificando anche sulla Scandinavia settentrionale (vedi i -1,0°C di Kevo, anche qui lievemente più bassi della norma che prevede gelate continue a partire solo da metà ottobre.