Un evento eccezionale interrompe l’estate, e le condizioni meteo sono ormai note a tutti.
Una vasta area di bassa pressione ha attraversato le Alpi, portando temperature in netto calo rispetto alla media stagionale.
Non si registrava così freddo nella terza decade di giugno dal lontano 2010! Potremmo considerarla una crisi estiva? Esprimere giudizi ora è prematuro, poiché mancano ancora due mesi.
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Fluttuazioni termiche: l'estate mette il freno
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L'interruzione della stagione calda è dovuta a una complessa configurazione barica. Un’alta pressione situata nel Nord Europa e una depressione atlantica vicino all'Europa occidentale potrebbero creare un doppio movimento est-ovest, influenzando anche il Mediterraneo.
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Da domenica 22 giugno, le temperature al Nord sono scese al di sotto della media, con massime che spesso non superano i 20 gradi! Anche se le condizioni meteorologiche potrebbero migliorare mercoledì, ci aspettiamo un inizio di luglio piuttosto variabile.
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Situazione meteo di luglio: prospettive incerte
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Non è ancora il momento di trarre conclusioni affrettate: si tratta solo di una previsione. Tuttavia, i vari modelli meteo indicano chiaramente una possibile configurazione in questa direzione. Se le previsioni attuali venissero confermate nel weekend, si passerebbe da una possibilità a una probabilità concreta.
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Impatti sul lungo periodo
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Le conseguenze di questa situazione meteorologica potrebbero essere significative. Se questa configurazione persiste, l'estate potrebbe subire un duro colpo e ci vorrebbe del tempo prima di una piena ripresa della stagione calda. I segnali per una crisi estiva duratura sono presenti, con turbolenze che potrebbero proseguire fino ai primi giorni di luglio.
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Estremi meteo: equilibrio difficile da trovare
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Attualmente viviamo una fase di estremi meteorologici. L'estate caratteristica delle Azzorre sembra essere un ricordo lontano, facendoci vivere tra un estremo e l'altro. O subiamo piogge incessanti con temperature ben al di sotto della media, o affrontiamo un caldo estremo che comporta rischi significativi di siccità e incendi. La scelta tra le due condizioni è dettata principalmente da fattori statistici e geografici.
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